La scorsa settimana, tra le misure approvate in Commissione bilancio della Camera, vi è stato l’inserimento dell’art. 30-bis (Norme in materia di edilizia scolastica) che, tout court, prevede già nuove deroghe al D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti). E’ previsto, infatti, che fino al 31 dicembre 2021, per poter garantire la messa in sicurezza degli edifici pubblici adibiti a uso scolastico, gli Enti locali beneficiari di finanziamenti e contributi statali possano avvalersi quanto agli acquisti di beni e servizi, della società Consip Spa e, quanto all’affidamento dei lavori di realizzazione, dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa Invitalia, che sono tenute a pubblicare gli atti di gara entro novanta giorni dalla presentazione alle stesse, da parte degli Enti locali, dei progetti definitivi. Trascorso il termine stabilito, gli Enti locali potranno affidare i lavori, anche di importo pari o superiore a 200.000 euro, tramite procedura negoziata con consultazione, nel rispetto del criterio di rotazione degli inviti, di almeno quindici operatori economici, qualora vi siano, individuati sulla base di indagini di mercato o mediante elenchi di operatori economici.
“Il problema della sicurezza delle scuole è stato posto da tempo da noi di Ance – ha detto il presidente dell’Associazione, Gabriele Buia – questo insieme alla società civile e alle associazioni impegnate sul tema, all’attenzione dei decisori pubblici come una delle priorità d’azione del nostro Paese. Basti pensare che quasi il 60% degli edifici scolastici non possiede un certificato antincendio. Non è quindi accettabile che un problema di tale entità si pensi ora di risolverlo cercando scorciatoie normative che non fanno altro che creare, nel comparto dei lavori pubblici, zone d’ombra sottratte alla concorrenza e alla trasparenza”.