Non soltanto città d’arte celebre in tutto il mondo, scrigno di tesori inestimabili, ma anche realtà urbana proiettata nel futuro in un’ottica smart, questa è la Firenze di oggi. Per spiegare in cosa consiste la strategia che porterà la patria di Dante e di Michelangelo a diventare sempre più intelligente, scende in campo l’assessore Giovanni Bettarini, svelando i tre pilastri del piano elaborato dall’Anmministrazione comunale: connessione, innovazione ed e-mobility. I risultati si vedono già, lo scorso anno la città si è posizionata al terzo posto dell’ICity Rate 2017, la classifica elaborata da FPA. Non a caso, quest’anno l’edizione 2018 di IcityLab si terrà proprio sulle rive dell’Arno. In concreto, il piano Firenze Digitale persegue l’obiettivo di rendere la città più vivibile sia per i turisti, sia per i cittadini, sfruttando al meglio reti e sistemi e costruendo nuovi asset in collaborazione anche con la Regione. “Abbiamo 100 km di fibra proprietaria che tiene in contatto 700 telecamere sparse per la città – ricorda Bettarini – i dati prodotti da quel sistema vengono usati per azioni di protezione civile”. Poi c’è anche il progetto europeo “Resolute”che ha lo scopo di sviluppare e condividere strategie di adattamento dei sistemi di trasporto urbano e di comunicazione al pubblico di eventi catastrofici verificatisi nelle città europee.
“La bussola della nostra strategia smart, tuttavia – prosegue – è la data driven decision. Pertanto, abbiamo avviato interessanti collaborazione con Vodafone e Tim che condividono con il Comune i mobile analytics, i dati dei loro clienti, ovviamente in forma completamente anonima e aggregata. Analizzando queste informazioni abbiamo scoperto che i fiorentini vivono e godono della città molto di più di quanto pensassimo e che i turisti non sono “mordi e fuggi”.
Che dire delle politiche sulla mobilità? A Firenze ci sono circa 200mila iscritti al servizio di bike sharing a flusso libero, con punte di 12-13mila utilizzatori al giorno. Fenomeno in crescita che si inserisce perfettamente all’interno del percorso smart compiuto dalla città. Bettarin affronta, infine, la questione degli open data. “Sulla rete civica del Comune – dice – è disponibile un web-service di consultazione del Piano strutturale e del Regolamento urbanistico che facilita la lettura e permette di orientarsi meglio e più rapidamente nelle regole di governo del territorio. Cliccando sulle mappe è possibile ottenere tutte le informazioni necessarie per operare sul territorio, accedere alle norme collegate, stampare estratti e richiedere online certificati di destinazione urbanistica. Attraverso un’interfaccia smart è possibile, inoltre, accedere al servizio anche da mobile. Il sistema OpenRu, invece, consente ai cittadini di avere accesso alle informazioni sul traffico, sullo stato dei lavori pubblici senza dover necessariamente fare ricorso alla procedura di accesso agli atti. Si tratta –conclude – di una piattaforma che aiuta la trasparenza, permette ai cittadini di “controllare” l’operato della PA, contribuendo ad aumentare la fiducia nei confronti di chi governa.