Economia circolare, innovazioni robotiche, intelligenza artificiale, sette padiglioni a tema (fra cui Makers for space, Food e agritech, Kids & education), 100 mila metri quadrati di esposizione, oltre mille i progetti da 61 nazioni. Con questi numeri inizia il conto alla rovescia per l’edizione 2018 della Maker Faire Rome, in programma alla Fiera di Roma dal 12 al 14 ottobre, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera e giunta alla sesta edizione. La manifestazione è stata presentata ieri al Tempio di Adriano da Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente di Innova Camera, Luciano Mocci, l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lazio, Gianpaolo Manzella e tanti altri che hanno collaborato alla realizzazione della fiera.
Con 7 padiglioni a disposizione per circa 100mila mq di estensione, Maker Faire Rome si conferma la fiera dove prende forma la rivoluzione digitale e si anticipa il futuro, il luogo della ribalta dedicato alle famiglie, ai bambini e a tutti gli appassionati di innovazione, ma anche il format consolidato per le aziende e gli innovatori di professione che utilizzano la cultura digitale come mezzo per affrontare le nuove sfide dei mercati. Tanti, attuali e coinvolgenti i temi di questa edizione che presenta diverse novità tra cui un intero padiglione dedicato all’economia circolare ovvero una straordinaria sintesi sulla radicale trasformazione sociale ed economica che sta cambiando, rapidamente, i nostri stili di vita. Lo spazio mostrerà i percorsi virtuosi che sono stati sviluppati dalle aziende dotate di una particolare visione, e che da anni hanno abbandonato i vecchi modelli produttivi ‘lineari’, a giovanissime start up che presenteranno come l’innovazione tecnologica, nel modo dell”economia circolare, sia sempre sinonimo di creatività.
Nel padiglione ci sarà chi riesce a trasformare la canapa in bioplastica per stampare, con tecnologie 3D, oggetti indispensabili alla nostra vita o chi produce tessuti utilizzando lo scarto delle lavorazioni casearie o fibre tessili e lane riciclate, o chi realizza prodotti farmaceutici dagli insetti o offre soluzioni al risanamento edilizio con colture microbiche o chi, infine, offre una bioraffineria in scatola per usi domestici. Tante le novità da non perdere, molti giochi interattivi per i più giovani e un intenso programma di talk e incontri dove i protagonisti dell’economia circolare esporranno ai visitatori le loro innovazioni.
In particolare, Eni avrà a disposizione uno spazio espositivo di circa 500 mq, progettato con lo studio Carlo Ratti Associati, dove sarà allestito un grande ristorante circolare che mostrerà l’impatto concreto sulla vita quotidiana delle persone di tre tecnologie Eni: Valorizzazione della Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano (FORSU) per trasformarla in energia e in un biocarburante di seconda generazione; Produzione di biodiesel da oli di frittura esausti e Riciclo di polistirene per la produzione di polistirene espandibile destinato al settore dell”isolamento termico.
Nel ristorante, infatti, i visitatori, dopo aver consumato pietanze fritte oppure bevuto bevande centrifugate, diventeranno loro stessi ‘attori virtuosi’ del ciclo di trasformazione, all’interno dei processi industriali Eni, degli scarti generati dalla cucina in nuove risorse. Si spazia, poi, dall’Internet delle cose e dall’intelligenza artificiale alla manifattura digitale, passando per il cibo del futuro alla sensoristica; mobilità smart, riciclo e riuso, realtà virtuale e aumentata, salute e benessere; scienza e biotecnologie e droni. Non mancherà, poi uno ‘spazio’ per parlare di spazio, ovvero un”area dedicata alla celebrazione del Programma Apollo, un’anteprima assoluta del cinquantennale del primo sbarco sulla Luna che si celebrerà nel 2019. Protagonisti di quest’area i pionieri che realizzarono i primi satelliti della serie San Marco. Confermata l’area della robotica, curata da Bruno Siciliano docente di Robotica all’Università Federico II di Napoli e autore del libro ‘Handbook of Robotics’, manuale di riferimento per tutta la robotica mondiale, che, dopo il grande exploit del 2017 con la presenza delle migliori realtà italiane, quest’anno cresce di importanza e si arricchisce di set up dimostrativi provenienti da tutta Europa. Manifestazione promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera. Maker Faire Rome è un’occasione irripetibile di interagire con le innovazioni che cambieranno in meglio la nostra vita mentre per maker, startupper e imprenditori medi, piccoli e piccolissimi è il momento per confrontarsi con realtà internazionali affermate che hanno scelto l’evento come piattaforma di lancio per i loro prodotti e innovazioni e per fare scouting di nuovi talenti.
Curatore della sesta edizione di MFR è Massimo Banzi, co-founder di Arduino, indicato dal settimanale ‘The Economist’ come uno dei fautori della ‘nuova rivoluzione industriale’ messa in atto dal movimento Maker, coadiuvato da Riccardo Luna, direttore dell’AGI, che torna a collaborare con la Maker Faire curando, in particolar modo, il tema dell’economia circolare. Ad affiancarli c’è Alessandro Ranellucci, coordinatore esecutivo di tutti i contenuti di MFR. Insieme a loro, un qualificato team di responsabili di area: Bruno Siciliano (area robots), Paolo Mirabelli (area droni), Sara Roversi e Carlo Hausmann (area food e agritech), Mauro Spagnolo e Susanna Albertini (area greentech e bioeconomia).