E’ la bicicletta il futuro della mobilità urbana sostenibile? Sembrerebbe di sì. Lo dimostrerebbero le numerose manifestazioni pubbliche che stanno proliferando in tal senso su tutto il territorio nazionale. La prossima si terrà domani 28 aprile a Roma. Si chiama “Bicifestazione” e vede l’autorevole adesione di Greenpeace. Partirà da Via dei Fori Imperiali per chiedere “una profonda trasformazione nelle nostre città” in senso green. “Dobbiamo cominciare a ridurre immediatamente il numero di veicoli privati, specie nel nostro Paese che ha un tasso di motorizzazione elevatissimo – dichiara per l’occasione Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace Italia, e aggiunge – Le città devono diventare rapidamente luoghi dove passeggiare e pedalare in sicurezza e con facilità; in cui la mobilità condivisa sia un sistema intelligente ed elettrico di connessione del bisogno e del diritto di mobilità di tutti; in cui il trasporto pubblico sia efficiente, non inquinante, economico, preferibile al mezzo privato”.
Con la campagna “CleanAirNow”, lanciata sia in Italia che in Europa, l’organizzazione ambientalista chiede da mesi ai Sindaci delle maggiori città di indicare delle “date di scadenza” per i veicoli “fossili”, a cominciare dai diesel: “un termine ultimo oltre il quale non sarà più consentito ai veicoli inquinanti di circolare sulle nostre strade. Per promuovere una vera decarbonizzazione nel settore dei trasporti e proteggere la nostra salute, l’ambiente e il clima”.
Sono già molte le città – Parigi, Madrid, Atene, Stoccarda e di recente anche Roma – che in Europa hanno previsto delle deadline oltre le quali i veicoli diesel, i più dannosi per la salute umana, non saranno più ammessi alla circolazione. Altre stanno programmando, entro il 2030, la fuoriuscita dalla mobilità fossile, quindi il definitivo superamento del “motore a combustione interna”.