Il nostro è uno dei Paesi più visitati del mondo, con città d’arte che accolgono ogni anno milioni di turisti. Moltissime le attrattive, ma spesso è esiguo il tempo per vederle tutte. Nascono così i servizi City tour,volti a far conoscere e valorizzare le caratteristiche monumentali, ambientali e paesaggistiche locali. Servizi inquadrati nell’ambito del trasporto pubblico di linea, che come questi hanno itinerari, orari, tariffe prestabilite e sono a offerta indifferenziata al pubblico. Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), problemi di sovrapposizione potrebbero emergere solo se “le caratteristiche del servizio di linea gran turismo non fossero tali da soddisfare specifiche esigenze della clientela – diverse da quelle a cui è indirizzato il servizio pubblico – e dessero luogo, pertanto a una concorrenza al soggetto gestore del servizio pubblico concentrata sulle sole attività redditizie”. Attualmente in Italia non esiste una disciplina unitaria del mercato e la regolamentazione dell’attività si presenta frammentata quanto diversificata a livello territoriale. Ecco alcuni esempi: in Lazio le funzioni regolatorie sono attribuite a Province e Comuni secondo le rispettive competenze territoriali; i servizi sono soggetti ad autorizzazione amministrativa (LR n. 30/1998). A Roma, l’attività è svolta sulla base di singole autorizzazioni rilasciate dalle imprese, in cui sono definiti programma di esercizio, numero di veicoli, itinerari, fermate, capolinea. A oggi, sono presenti sul mercato 9 operatori che impiegano 49 autobus. Sono state inoltre rilasciate autorizzazioni a due operatori che non svolgono ancora il servizio. A dicembre 2014, la Giunta Capitolina ha approvato un regolamento per i servizi comunali di granturismo, in attesa dell’approvazione definitiva dell’Assemblea. In Toscana non esiste una normativa specifica per i city tour con autobus, che rientrano tra i servizi di trasporto pubblico soggetti ad autorizzazione (LR n. 42/1998). Il comune di Firenze ha previsto il contingentamento delle autorizzazioni con un massimo di tre linee nel centro storico per “Evitare fenomeni di congestione del traffico e per seguire gli obiettivi di tutela del patrimonio architettonico e culturale della città”. Attualmente, è stata rilasciata un’autorizzazione comunale e due provinciali con itinerario relativo all’area di Firenze.
In Sicilia, vi è una normativa ad hoc per autolinee esercitate con bus scoperti. Il rilascio delle autorizzazioni compete ai Comuni per le linee comunali o per quelle che competono più comuni (previa convenzione su orari, percorsi e fermate), nonché alla Regione per le autolinee regionali (Decr. Ass. 9.6.2015). A Palermo, non esiste un regolamento, è individuato solo il percorso per il servizio turistico di linea e gli operatori presenti sono tre.
In Lombardia, le funzioni in materia di regolazione e controllo dei servizi di granturismo sono affidate, in funzione della competenza territoriale, a Comuni e Province (LR n. 6 del 2012 e Del. G.R. n. 7348/2001). Non è previsto contingentamento. A Milano, dove non esiste regolamento, sono presenti due operatori.