Restituzione bonus 80 euro ci risiamo. Per il terzo anno consecutivo in questo periodo di scadenze fiscali si torna a parlare di restituzione bonus Renzi 80 euro: ma chi deve restituire questi soldi e per quale motivo deve farlo?
Com’è noto, il Bonus Renzi di 80 euro è stato varato nel 2014 con il Decreto Legge 66. Dell’introduzione del Bonus si ricorda soprattutto la famosa conferenza stampa in cui l’ex premier si presentò con le celebri slide con i carrelli della spesa. Cerchiamo ora di comprendere tutta la questione della restituzione del bonus Renzi 80 euro, chi deve restituire questi soldi, per quale motivo ed in che modalità.
Passiamo ai dati: circa un milione di persone – 966mila, per la precisione – hanno dovuto restituire integralmente il bonus 80 euro in sede di dichiarazione dei redditi Irpef per l’anno d’imposta 2015, mentre 765mila soggetti hanno dovuto restituire solo una parte del bonus ottenuto.
Questi i numeri diffusi dal Ministero dell’Economia, secondo il quale ammontano a 11,2 milioni i contribuenti che hanno beneficiato della misura introdotta dal governo Renzi. Ma chi e perché è tenuto alla restituzione del bonus 80 euro?
Innanzitutto occorre ricordare che il bonus 80 euro (o bonus Irpef), come si legge nella nota diffusa dal Mef il 28 febbraio, spetta “per un totale annuo di 960 euro (80 euro al mese)” ai i lavoratori dipendenti “che hanno un reddito complessivo fino a 24.000 euro; al superamento di tale limite il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di 26.000 euro”.
Il bonus, com’è noto, “viene attribuito dal datore di lavoro in busta paga, esclusivamente sulla base del reddito da egli stesso erogato”. Al momento della dichiarazione, invece, “è necessario procedere al ricalcolo del credito spettante tenendo conto di tutti i redditi dichiarati, non solo del reddito erogato dal datore di lavoro”.
Se infatti il bonus spettante “risulta maggiore di quello calcolato dal sostituto d’imposta è possibile far valere in dichiarazione la quota non ancora erogata; al contrario, se la quota spettante del bonus risulta inferiore all’importo già erogato, l’eccedenza deve essere recuperata in dichiarazione”, sottolinea il Ministero.
Sono dunque tre le tipologie di contribuenti tenuti a restituire il bonus 80 euro, ovvero:
– coloro che hanno percepito un reddito inferiore agli 8.174 euro (la no tax area, per intenderci). Queste persone non hanno diritto al bonus in quanto incapienti;
– coloro che hanno percepito un reddito superiore ai 26.000 euro, che corrisponde al limite fissato dalla legge;
– coloro che hanno sbagliato la compilazione della dichiarazione dei redditi modello 730 precompilato a causa di errori propri o commessi dall’Agenzia delle Entrate.