E’ terminata a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri per varare il nuovo decreto per il terremoto. L’obiettivo, come ha spiegato il premier Matteo Renzi nei giorni scorsi, è quello di “snellire ulteriormente i tempi, le procedure, la burocrazia”.
Il Consiglio dei ministri ha approvato, salvo intese, il nuovo decreto con misure per affrontare l’emergenza dopo il terremoto. Nel testo, a quanto si apprende, la nuova definizione del cratere del sisma e provvedimenti su agricoltura, scuola e beni culturali anche con l’obiettivo di snellire la macchina della burocrazia. Il testo dovrebbe essere pubblicato lunedì in Gazzetta Ufficiale.
Il provvedimento ‘Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016’, spiega palazzo Chigi, detta “norme volte a consentire interventi accelerati per poter affrontare con efficacia le conseguenze delle nuove scosse di terremoto verificatesi tra il 26 e il 30 ottobre, tenendo conto dell’approssimarsi della stagione invernale”.
Si prevede che il Dipartimento della protezione civile possa, con procedure rapide e trasparenti, acquisire i container e, sulla base delle indicazioni dei Comuni, individuare le aree sulle quali installarli. Per favorire il rientro nelle case con danni lievi, che hanno bisogno soltanto di interventi di immediata riparazione, si prevede che i proprietari, previa presentazione di apposito progetto firmato da un professionista abilitato che documenti il nesso di causalità tra il sisma e lo stato della struttura, oltre alla stima del danno – possano procedere al ripristino dell’agibilità degli stabili.
Per la messa in sicurezza del patrimonio storico e artistico, i Comuni interessati possono fare direttamente gli interventi indispensabili, dandone comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
All’Anas il compito di intervenire con urgenza per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture che rientrano nelle sue competenze e di quelle degli enti locali devastati dai ripetuti sismi.
Il dl prevede misure urgenti per consentire la prosecuzione delle attività didattiche: dalle modalità di composizione delle classi a quelle di assegnazione del personale docente.
Al fine di sostenere la continuità produttiva delle attività zootecniche il decreto autorizza la spesa di 10.942.300 euro per il sostegno dei settori del latte, della carne bovina dei settori ovicaprino e suinicolo.
Il dl autorizza l’assunzione a tempo determinato di personale di tipo tecnico ed amministrativo fino ad un massimo di trecentocinquanta persone. Previsto anche il rafforzamento della struttura della Protezione civile e di quella del Commissario straordinario alla ricostruzione.