Dopo la Pubblica amministrazione parte il periodo di sperimentazione che porterà ad estendere la fatturazione elettronica anche ai rapporti commerciali tra privati.
L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione sul proprio sito internet le bozze dei documenti tecnici per l’utilizzo del Sistema di Interscambio (SDI) anche nei rapporti commerciali tra privati. Prende così avvio la fase di sperimentazione, promossa dall’Agenzia nell’ambito del Forum italiano sulla fatturazione elettronica e l’eprocurement. La sperimentazione si concluderà entro la metà del prossimo mese di ottobre. Trattasi della piattaforma già in uso per la fatturazione elettronica verso le pubbliche Amministrazioni.
Il D.Lgs. 127/2015 ha previsto, con decorrenza 1° gennaio 2017, la facoltà per le imprese, gli artigiani e i professionisti di trasmettere in via telematica i dati di tutte le fatture, emesse e ricevute, e delle relative variazioni. L’obiettivo è potenziare la capacità di controllo dell’Amministrazione finanziaria, ma anche quello di ridurre gli adempimenti a carico dei contribuenti.
L’opzione ha effetto per cinque anni, decorrenti dall’inizio dell’anno solare in cui essa è esercitata, e se non revocata, si rinnova automaticamente di quinquennio in quinquennio. L’invio verrà effettuato utilizzando il Sistema di interscambio, oggi disponibile solo per le pubbliche Amministrazioni. Per tale ragione, le bozze delle specifiche tecniche rese disponibili dall’Agenzia descrivono le regole da osservare per utilizzare la piattaforma nonché la struttura della fattura elettronica, ordinaria o semplificata, che dovrà essere veicolata dal Sistema.
La fase di sperimentazione dovrebbe risolvere in tempo utile eventuali criticità operative che dovessero presentarsi e si concluderà entro la metà del prossimo mese di ottobre. Sulla base dei feedback ricevuti, saranno consolidati i supporti e le regole di processo.
Occorre osservare che le regole procedurali sono di fatto identiche a quelle oggi attive per la veicolazione delle fatture elettroniche destinate alle pubbliche Amministrazioni.
Il passaggio al nuovo sistema ha carattere facoltativo. Pertanto, il decreto, all’articolo 3, prevede alcuni meccanismi incentivanti volti a renderlo appetibile per i contribuenti. Gli incentivi si traducono:
L’opzione per il nuovo sistema da parte dei contribuenti passerà, quindi, da un’attenta valutazione di questi benefici rispetto ai costi derivanti dal servizio di conservazione e trasmissione telematica.