Novanta milioni dal Fondo Sviluppo e Coesione per potenziare la banda ultra-larga nelle aree strategiche

Il Governo investe 90 milioni di euro per rafforzare le infrastrutture digitali del Paese, con l’obiettivo di accelerare la diffusione della banda ultra-larga e ridurre i divari territoriali. Le risorse, provenienti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021–2027, rientrano tra i primi sette Accordi di Coesione firmati dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, su proposta del ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di Coesione Tommaso Foti.

L’intesa, siglata con il Dipartimento per la trasformazione digitale, si inserisce nella Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga 2023–2026 e si aggiunge agli 8 milioni già stanziati dal Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione.

Due le principali linee d’azione previste. La prima riguarda il nuovo Piano per il Backhauling 5G, a cui saranno destinati 71 milioni di euro per collegare in fibra ottica circa 800 stazioni radio base ancora prive di connessioni ad alte prestazioni. La seconda è il Nuovo Piano Isole Minori, finanziato con 19 milioni aggiuntivi, che permetterà di estendere la rete a banda ultralarga a 12 isole, sei in più rispetto al piano originario.

Il progetto, realizzato in collaborazione con Infratel Italia e Invitalia, punta a garantire una connettività moderna e affidabile a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, contribuendo a una crescita digitale più equa e diffusa su tutto il territorio nazionale.

Fonte: Dipartimento per la Trasformazione Digitale