E’ un vero e proprio grido d’allarme e di profondo dolore quello lanciato da Federalberghi Toscana. Infatti, nonostante il costante tutto esaurito che segna la Toscana in termini di presenze turistiche, i numeri economici non crescono affatto. Sia in termini occupazionali che in quelli dei fatturati.
Secondo Federlaberghi, infatti, il motivo è da ascrivere alla concorrenza sleale operata dagli “abusivi” di Airnb.
Airbnb è un portale online, nato nel 2017, che mette in contatto persone in ricerca di un alloggio o di una camera per breve lasso di tempo con persone che dispongono uno spazio extra da affittare, e ovviamente questi sono generalmente dei privati.
Dai i dati in possesso di Federalberghi (Cgil, Cisl e Uil) nel 2015 si è segnato il record di presenze nella misura di 90 milioni, di cui, quindi, solo il 52% segue i canali ufficiali.
Quindi ora non solo bisogna combattere una stagnazione economica che si protrae da diverso tempo, ma si deve scontrare con dei colossi, come Airnb, che si muovono all’interno dell’illegalità.
“Un numero spaventoso”, è il commento che proviene da Paolo Corchia, il presidente di Federalberghi Toscana, soprattutto ”se confrontato al Lazio, in cui le presenze in strutture regolari, iscritte cioè ai registri della Camera di commercio, si attestano all’84,1%, ma anche all’Emilia-Romagna dove il dato è al 79%. Tutto questo sicuramente provoca un’evasione fiscale straordinaria”.