Dopo mesi di dibattito tra polemiche e critiche, è arrivato il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto che abolisce integralmente i voucher, buoni lavoro utilizzati per remunerare i lavori occasionali. Il testo ricalca quello approvato nella serata di ieri dalla Commissione Lavoro della Camera. La soppressione dei tre articoli, 48,49 e 50, del Jobs Act del 2015, partirà operativamente dal 1 gennaio 2018 per consentire l’esaurimento dei voucher già acquistati. Il testo del provvedimento è stato quindi recepito dal Governo e inserito nel decreto legge, disinnescando la parte del referendum, fissato per il 28 maggio, che interessa i buoni.
Il Dl contiene anche le nuove norme sugli appalti per il reinserimento del principio di solidarietà tra committente e appaltatore.
“Quella del Governo sui voucher – ha commentato il premier Paolo Gentiloni – è una decisione che libera il tavolo da una discussione ideologica che non ci avrebbe aiutato, che non ridimensiona ma conferma l’impegno per regolare in modo moderno e avanzato il mondo del lavoro, l’italia non aveva certo bisogno nei prossimi mesi di una campagna elettorale su temi come questi”. “Questa decisione è coerente con l’orientamento maturato nelle ultime settimane anche in Parlamento”.
Per il presidente del Consiglio, i voucher erano diventati “uno strumento gradualmente deteriorato che aveva gradualmente modificato le intenzioni iniziali per le quali era stato introdotto. Era una risposta sbagliata a una esigenza giusta”.