Il capoluogo toscano, all’interno del Progetto Vivi Firenze in digit@le, ha attivato una serie di punti di assistenza studiati per promuovere le competenze e la cultura digitale in area fiorentina; all’interno della rete degli sportelli sarà possibile capire come proteggere i dispositivi quando si naviga in rete, tutelare la privacy durante l’uso di app o della navigazione online e conoscere i servizi digitali della Pubblica amministrazione.
E’ ‘Vivi Firenze in digit@le’, l’iniziativa promossa dall’Assessorato all’Innovazione, in collaborazione con la direzione Cultura e i Quartieri, per sostenere l’alfabetizzazione e l’inclusione digitale tra i cittadini mettendo in campo i volontari del Servizio civile del Comune: ragazzi che hanno deciso di dedicare 1 anno al servizio della comunità che li ospita. Dopo una fase di formazione, i volontari sono pronti ad affiancare giovani e cittadini in iniziative di informazione e disseminazione di competenze digitali.
L’iniziativa vedrà l’articolarsi di 2 macroprogetti: “Giovani in digit@le”, rivolto agli under 20, e “Cittadini in digit@le”, rivolto ai cittadini e City user. Come proteggere i dispositivi quando si naviga in rete o come difendersi da frodi o attacchi informatici? Come tutelare la privacy se si usano app o videogiochi? Come conoscere i servizi digitali della pubblica amministrazione? A queste e altre domande risponderanno i Punti di assistenza digitali che saranno attivati dal 27 febbraio in 6 biblioteche e in 5 quartieri.
“Le tecnologie digitali sono diventate uno strumento per lavorare, studiare, fruire di servizi e opportunità, ha detto l’Assessore all’Innovazione tecnologica, sistemi informativi e Smart City Cecilia Del Re. Chi non ha accesso a tali tecnologie e non le sa utilizzare rischia di restare escluso dai vantaggi della società digitale, quindi andiamo avanti con le iniziative per incrementare il numero dei cittadini che usufruiscono dei servizi digitali, agevolare e semplificare l’accesso e promuovere le competenze e la cultura digitale in area fiorentina”.
Fonte: Comune di Firenze