Arrivano i primi rilevanti risultati frutto dell’intesa Italia-Cina sulla Via della Seta. S’intensifica il legame fra i porti di Genova e di Shenzhen, smart city asiatica all’avanguardia ma anche uno dei principali scali della Repubblica Popolare, che da sola nel 2018 ha generato un Pil di 352 miliardi di dollari. Sarà presto formalizzato un ‘accordo di amicizia’ fra i rappresentanti delle rispettive authority in occasione della fiera internazionale Transport Logistics di Monaco, in programma dal 4 al 7 giugno prossimi. “L’obiettivo è di rafforzare ulteriormente i rapporti commerciali, incrementando i traffici e riequilibrando anche i flussi tra import ed export – ha spiegato il presidente dell’ Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, durante la conferenza sulla promozione del porto di Shenzhen in Italia, organizzata a Genova dai rappresentanti della municipalità cinese.
“I cinesi, come testimonia l’accordo che abbiamo siglato di recente con Cccc, sono interessati a collaborare nei grandi investimenti infrastrutturali che dobbiamo fare nel nostro porto, dalla diga ai raccordi ferroviari, anche per consentire poi ai loro operatori logistici, come il gruppo Cosco, di portare più merce nei nostri scali – ha aggiunto Signorini e ha poi ricordato poi – la Cina pesa per il 4% sull’interscambio via mare italiano e il Far East nel suo complesso pesa per il 30% dell’interscambio complessivo del porto di Genova”.
Di questo traffico, una parte non indifferente è relativa proprio al porto di Shenzhen, come evidenziano i numeri forniti durante la conferenza da Lou Heru, vicedirettore della commissione trasporti dell’omonima municipalità: “Il nostro porto, che nel 2018 ha movimentato in totale oltre 25 milioni di TEUs, è toccato da 223 rotte internazionali di trasporto container, 7 delle quali collegano direttamente Genova. L’interscambio tra i due porti lo scorso anno è stato di 110.000 TEUs, mentre nel periodo gennaio-aprile 2019 è stato pari a 36.000 TEUs”.