La 74esima Mostra del Cinema di Venezia si terrà dal 30 agosto al 9 settembre all’insegna delle misure straordinarie. L’accesso all’area destinata a ospitare gli eventi sarà consentito attraverso dei varchi con una vigilanza fissa, nelle fasce orarie di maggiore interesse, con personale delle Forze dell’ordine e di guardie giurate armate, dotate di metal detector. Questa e altre restrizioni sono state decise ieri presso la Prefettura del capoluogo lagunare nel corso della riunione conclusiva del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla quale hanno partecipato, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine, i rappresentanti del Comune di Venezia e della Fondazione La Biennale.
Nell’area interna, prossima alle sale del Palazzo del Cinema, sarà consentito l’ingresso solo a persone autorizzate in possesso di titolo. E’ stato inoltre implementato ulteriormente il sistema di videosorveglianza, soprattutto nelle zone circostanti non coperte dalle telecamere attivate dall’Amministrazione municipale. Le telecamere saranno gestite da una centrale di controllo e supervisione, creata all’interno del Palazzo del Cinema, che garantirà anche la trasmissione delle immagini alle sale operative delle Forze dell’ordine.
Specifiche misure sono state predisposte, inoltre, sul piano della mobilità, per la vigilanza sugli esercizi alberghieri e sugli affittacamere. E in uno stato di allerta generale è stato presentato la scorsa settimana il cartellone della nuova edizione della Kermesse cinematografica. Tanti gli autori in concorso: da Aronofsky a Clooney, da Payne a Del Toro, ma a farla da padrone sarà anche il cinema italiano che ha ritrovato vigore e dinamismo intellettuale. Le nostre pellicole in concorso portano la firma di registi noti al grande pubblico: Paolo Virzì con Helen Mirren e Donald Sutherland, il musical napoletano dei Manetti Bros e i talenti di Sebastiano Riso, con un film sul tema dell’utero in affitto, nonchè Andrea Pallaoro che aveva esordito l’anno scorso proprio a Venezia con Medeas.
“Abbiamo rinunciato a perseguire un modello di cinema d’autore che forse appartiene al passato. Oggi c’è una rivoluzione generazionale – hanno detto gli organizzatori e il direttore artistico della Mostra. Un Festival deve guardare al futuro, tanto che dietro alla selezione di quest’anno c’è l’idea di scommettere su nuovi autori e nuovi modelli narrativi, a cominciare dalla realtà virtuale”.