Fornire acqua pulita e potabile agli abitanti di Magoodhoo e al Marhe Center – Marine research and high education center – il centro di ricerca e formazione dell’Università di Milano-Bicocca alle Maldive. È questo l’obiettivo del progetto per l’installazione di un dissalatore dell’acqua presentato il 14 novembre all’Italian Pavillion di Marrakech (Marocco), nell’ambito di Cop22, la Conferenza internazionale sul clima.
Il progetto nasce dalla sinergia tra l’Università di Milano-Bicocca, il governo italiano e il governo maldiviano. Il piano di lavoro è stato discusso e condiviso con gli abitanti dell’isola maldiviana che trova sull’atollo di Faafu, circa 135 chilometri a sud-ovest di Malè.
Il desalinizzatore fornirà acqua alla popolazione dell’isola, che attualmente non dispone di acqua potabile, rendendola indipendente dalle altre isole, e migliorerà sia l’igiene che la sicurezza, migliorando anche la qualità delle malte utilizzate nella costruzione degli edifici, con conseguenti ricadute positive sulla salute degli abitanti che saranno, comunque, meno esposti alle malattie legate alle acque contaminate.
La realizzazione dell’impianto, la cui consegna è prevista a marzo 2017, si comporrà di due parti: una all’interno del Marhe Center Bicocca, l’altra all’esterno. Quello all’aperto, sarà una vera e propria casa dell’acqua pubblica, uno spazio dove la popolazione potrà rifornirsi gratuitamente di acqua e sostare grazie alla dotazione di panche e fioriere.
Il dissalatore utilizzerà esclusivamente energia rinnovabile, attraverso l’impiego di pannelli solari termici e fotovoltaici applicati alle strutture del Marhe Center che sarà realizzato, da manovalanze locali, interamente in legno, materiale ecosostenibile e riciclabile.
Durante tutte le fasi del progetto, l’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con la Maldive National University, condurrà attività di ricerca con un approccio multidisciplinare. In particolare, i geologi ricostruiranno i cambiamenti climatici che si sono verificati alle Maldive, attraverso l’analisi di una carota di 40 metri che sarà estratta durante la perforazione del bacino dell’acqua. Gli ecologi marini, invece, si occuperanno di studiare la comunità biologica marina che popola le barriere per valutare che non ci siano impatti sui coralli presenti nelle zone di emissione delle acque reflue dell’impianto.
Un ulteriore campo di ricerca riguarda le analisi chimico-fisiche che verranno effettuate sull’acqua filtrata per testarne la qualità. Il Dipartimento di Scienze umane per la formazione, invece, promuoverà un progetto educativo sull’acqua per sensibilizzare la popolazione di Magoodhoo all’utilizzo di questo bene prezioso.
I docenti della Bicocca collaboreranno con i colleghi maldiviani per lo studio di nuove soluzioni per lo sviluppo sostenibile. Magoodhoo costituisce infatti uno scenario eccezionale per studiare i cambiamenti climatici attraverso l’analisi dell’ecosistema marino.