Stop all’obbligo di fornire informazioni allo Stato centrale qualora questo ne sia già in possesso, oltre alla necessaria distinzione tra la responsabilità contabile-amministrativa dei dirigenti e quella politico-istituzionale degli amministratori locali. Guarda in questa direzione il progetto di legge presentato il 17 settembre dall’Anci in Parlamento per alleggerire la burocrazia a carico di Sindaci e Giunte. Il testo è stato sottoscritto da 3.000 primi cittadini di tante diverse municipalità e orientamento politico.
Nel documento viene chiesto che la Banca dati delle Amministrazioni pubbliche (Bdap) sia l’unico canale di rilevazione degli Enti territoriali e che i Sindaci vengano liberati dal sovraccarico di competenze che non attengono al mandato elettivo (Trattamento sanitario obbligatorio, merci avariate, ecc). I mini Enti dovranno, inoltre, essere svincolati dai tanti inutili adempimenti, rimuovendo gli ostacoli che ingessano e rallentano l’azione dei Sindaci nell’interesse delle loro comunità. L’obiettivo del testo presentato è quello di mettere i primi cittadini nelle condizioni di avere maggiore autonomia, in modo che non siano più schiacciati da una burocrazia e da norme spesso anacronistiche che non aiutano il loro lavoro, ma piuttosto lo frenano. La proposta di legge (ac 1356) è stata assegnata alle Commissioni riunite I Affari Costituzionali e V Bilancio e Tesoro in sede referente.