Creare un mercato efficiente non è facile, ma occorre provare. “I cittadini e le imprese non devono sostenere il peso delle inefficienze del mercato”, a dirlo il viceministro del Mise, Teresa Bellanova, nel suo intervento al convegno dal titolo ‘Ruolo dell’efficienza energetica nel contrasto alla fuel poverty’ organizzato presso l’Università La Sapienza di Roma”. “Il Governo ha puntato con forza sui programmi di aumento dell’efficienza energetica, come dimostrano ad esempio gli interventi nei condomini e nell’edilizia popolare. Oppure il bonus elettrico e quello del gas destinati alle famiglie indigenti, che hanno svolto e continuano a svolgere un ruolo importante. Strumenti che sono stati migliorati e possono essere ulteriormente rafforzati, consapevoli anche di alcuni limiti emersi alla loro efficacia, a distanza ormai di otto anni dalla loro introduzione”.
La Commissione europea istituirà un Osservatorio della povertà energetica per avere dati e statistiche affidabili e comparabili così da poter studiare il fenomeno nei vari Paesi. L’Italia in questo ambito può avere un ruolo di apripista, in un contesto in cui le politiche di contrasto alla povertà energetica non sono ancora ben definite a livello internazionale.
“Per questo stiamo pensando – ha aggiunto Bellanova – a un gruppo di coordinamento presso il Ministero dello Sviluppo economico, che raccolga le indicazioni degli studiosi per elaborare strumenti efficaci per combattere la povertà energetica”.
In Italia come negli altri Paesi, ogni cittadino ha diritto ad avere assicurata una quantità minima di energia elettrica e di riscaldamento, per questo occorre mettere in campo nuovi strumenti di semplificazione insieme allo sforzo da parte delle Istituzioni, degli Enti locali e delle Associazioni dei consumatori, di continuare a lavorare su proposte tecniche virtuose e possibili, orientate a coniugare welfare la parola energia.