Per il secondo anno, la Settimana europea delle start-up riunirà imprenditori nel campo delle tecnologie in diverse città in tutta Europa. Saranno organizzati 200 eventi in 40 paesi europei compresi Ucraina, Bielorussia o Azerbaigian, con l’obiettivo di informare le start-up in merito al sostegno e alle risorse disponibili a livello locale, regionale e dell’UE.
La Settimana europea delle start-up è un movimento dal basso verso l’alto promosso dall’iniziativa Startup Europe della Commissione europea e rientra tra gli sforzi della Commissione nel quadro del mercato unico digitale e delle strategie del mercato unico per stimolare la crescita economica e creare occupazione aiutando le start-up.
Lo scorso anno oltre 15 000 start-up hanno partecipato alla prima Settimana europea delle start-up, che ha raggiunto oltre 4 milioni di persone sui social.
Sono almeno quindici le città e i comuni italiani che hanno aderito alla settimana europea delle startup dal 5 al 9 marzo, lo si legge nella pagina Facebook “Startup Europe week”. Tra le città che ospiteranno seminari ed eventi a sostegno dei piccoli imprenditori e delle startup ci sono Bologna, Roma, Milano, Ancona, Pavia, Bergamo, Venezia, Foggia, Palermo, Bari, Matera, Caltagirone (in provincia di Catania) e alcuni comuni del salernitano, Ascea, Vallo della Lucania, Nocera Inferiore, Sant’Arsenio. Venerdì Igor Tasic, promotore dell’iniziativa, terrà una sessione di FacebookLive per spiegare le novità di questa edizione e il partenariato con F6S, la più ampia comunità a livello mondiale di startup tecnologiche. Lo si legge su Facebook e su Twitter seguendo #Sew18.
Lanciata nel 2016, da un piccolo gruppo di imprenditori, col sostegno della Commissione europea e in collaborazione con il Comitato delle Regioni, la settimana europea delle Startup intende far conoscere come le regioni sostengono la creazione di startup, quali sono le agevolazioni fiscali e come accedere ai bandi locali ed europei, creando una rete di contatti tra amministratori locali e giovani imprenditori. L’anno scorso oltre 280 città in 40 paesi, anche extra Ue come l’Ucraina, hanno partecipato all’iniziativa.
Il Vicepresidente Andrus Ansip ha dichiarato: “In Europa l’ambiente start-up è dinamico, ma persistono problemi noti come la messa in rete dei poli, delle comunità e degli ecosistemi tecnologici. Una maggiore collaborazione li aiuterebbe a liberare il loro potenziale e darebbe loro maggiori chances per competere sui mercati internazionali. È proprio in questo tipo di ambito che la Settimana europea delle start-up può aiutare, soprattutto grazie alle reti locali e regionali di sostegno che è in grado di offrire.”