Visite fiscali, si cambia:oggi per i dipendenti pubblici sono attive le Asl, ma qualcosa non ha funzionato. Ecco perché già la delega Madia, da cui discende il decreto in arrivo per metà febbraio, ha previsto un cambio. Risorse e competenze saranno trasferite all’Inps (e potrebbe anche esserci un piccolo potenziamento delle disponibilità). Un polo unico della medicina fiscale, dunque, in capo all’Inps, che si occuperà di statali e non solo di privati. E controlli che potranno essere ripetuti più volte. Sono queste le principali novità che interesseranno a breve le visite fiscali, contenute nel decreto Madia sul pubblico impiego pronto per approdare sul tavolo dell’esecutivo entro la metà di febbraio. Nello stesso decreto sarà sancita la novità, con l’obiettivo di rafforzare l’efficacia degli accertamenti grazie al ‘cervellone’ informatico dell’Inps, che permette di fare verifiche mirate. Dovrebbe essere assicurata anche la continuità professionale per i medici iscritti alle liste speciali. Ci dovrebbe poi essere la possibilità di condurre accertamenti ripetuti. Dovrebbero inoltre essere armonizzate le fasce orarie di reperibilità.
Sarà assicurata continuità professionale ai 1.300 medici inseriti nelle liste speciali per le visite fiscali, con un rafforzamento del regime di convenzione per i ‘camici bianchi’ deputati agli accertamenti, in modo da garantire maggiore specializzazione e l’attività in via esclusiva. Nel provvedimento – riporta il portale di informazione giuridica studiocataldi.it – si prevede in sostanza, la creazione di un “polo” unico per la medicina fiscale dedicato sia ai privati che agli statali, in capo all’Inps (oggi affidata alle Asl), con la possibilità di rafforzare in tal modo l’efficacia degli accertamenti.