È online la nuova edizione del report di monitoraggio trimestrale dedicato ai trend demografici e alle performance economiche delle startup innovative. Il rapporto, che presenta dati aggiornati al 1° aprile 2021, è frutto della collaborazione tra il Ministero e InfoCamere, con il supporto del sistema delle Camere di Commercio (Unioncamere). Tra le principali informazioni contenute nel rapporto, la crescita della popolazione: le startup iscritte si assestano ormai stabilmente sopra quota 12mila. Al 1° aprile 2021 se ne contano 12.561, il 3,4% di tutte le società di capitali di recente costituzione. Quanto alla distribuzione territoriale, la Lombardia ospita oltre un quarto di tutte le startup italiane (26,9%). La sola provincia di Milano, con 2.363, rappresenta il 18,8% della popolazione, più di qualsiasi altra regione: superano quota mille il Lazio con 1.443, rappresenta l’11,5%, (in gran parte localizzate a Roma, 1.286, 10,2% nazionale) la Campania, con 1.115, 8,9% del totale nazionale e ora anche il Veneto con 1.034, 8,2%. Tuttavia, la regione con la maggiore densità di imprese innovative è il Trentino-Alto Adige, dove circa il 5,7% di tutte le società costituite negli ultimi 5 anni è una startup.
Dal punto di vista del personale e della forza lavoro, il report segnala che i soci di capitale dell’azienda, rispetto al trimestre precedente, sono sensibilmente aumentati (+6,9%) attestandosi a oltre quota 60 mila . Elevata la rappresentazione d’imprese fondate da under-35 (il 17,4% del totale), mentre risultano sottorappresentate le imprese femminili: 12,9%, contro un 21,2% registrato nel complesso delle società di capitali.
Sotto il profilo del fatturato, le startup innovative sono soprattutto micro-imprese, vantando un valore della produzione medio di poco superiore a 182,6 mila euro. Ciò è anche dovuto al ricambio costante cui è soggetta questa popolazione: per definizione, le imprese “best-performer”, più consolidate per età e fatturato, tendono progressivamente a perdere lo status di startup innovativa.
Considerando poi la voce “Investimenti e redditività”, le startup innovative mostrano un’incidenza più elevata della media di società in perdita (oltre il 52,2% contro il 31,7% complessivo). Tuttavia, le società in utile mostrano valori particolarmente positivi in termini di redditività (ROI, ROE) e valore aggiunto. Inoltre, le startup innovative presentano un tasso di immobilizzazioni – uno dei principali indicatori della propensione a investire delle aziende – di circa sette volte più elevato rispetto alle altre aziende comparabili.
Il rapporto offre una vasta panoramica sul mondo delle startup, a quasi otto anni dall’introduzione della policy dedicata (d.l. 179/2012), e costituisce uno dei pilastri dell’esteso sistema di monitoraggio curato dal Ministero (archivio reportistica).
Fonte: Mise