Lo Spid pronto al debutto nell’Unione europea. L’Italia, infatti, è la prima nel Vecchio continente a lanciare un sistema di identità digitali – con cui effettuare dall’accesso all’Inps al 730 sino all’iscrizione a scuola – gestito da privati e di cui è stato chiesto il riconoscimento per il suo utilizzo in tutta Europa.
L’Italia ha compiuto il primo passo del processo che consentirà di notificare alla Commissione Ue il suo sistema di identità digitale, SPID – Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale, nell’ambito del regolamento europeo n. 910-2014 sull’identità digitale (eIDAS).
Lo sottolinea la Commissione Ue, che ha annunciato di avere ricevuto la prenotifica da parte del governo italiano per Spid, il Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale, in modo da consentirne il ricorso ai cittadini italiani per accedere ai servizi pubblici e privati online in tutti gli stati membri.
L’Italia è inoltre la seconda in assoluto, dopo la Germania (dove però l’offerta è gestita dalla pubblica amministrazione), ad avere messo in piedi il sistema in base a quanto stabilito al vertice Ue sul digitale di Tallinn e nell’ambito della regolamentazione eIdas recentemente approvata, che consente il riconoscimento reciproco tra i 28 dei diversi sistemi certificati e sicuri di identità digitale.
“Congratulazioni all’Italia con un esempio incoraggiante da seguire per gli altri Paesi”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue per il mercato digitale Andrus Ansip, sottolineando che “è una grande notizia” in quanto “si tratta di una prima” perché “quello che è anche significativo è che Spid sia guidato dal settore privato italiano”. Questa particolarità, ha aggiunto, “dimostra che sia il settore privato che quello pubblico hanno un ruolo importante da giocare per costruire un ambiente sicuro a livello Ue per le identità digitali, in cui i sistemi nazionali siano mutualmente riconosciuti”.
L’obiettivo del Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale (SPID) è coniugare l’accessibilità ai servizi online delle PA con le esigenze della semplificazione, della sicurezza e della protezione dei dati personali.
L’identità SPID è infatti costituita da credenziali che, da una parte, garantiscono un accesso unico a tutti i servizi online delle Pubbliche amministrazioni utilizzando qualsiasi dispositivo (pc, tablet e smartphone), dall’altra, prevedono caratteristiche differenti in base al livello di sicurezza richiesto per l’accesso e non danno luogo alla profilazione dell’utente.
Il sistema SPID è costituito come insieme aperto di soggetti pubblici e privati che, previo accreditamento da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), gestiscono i servizi di registrazione e di messa a disposizione delle credenziali e degli strumenti di accesso in rete nei riguardi di cittadini e imprese per conto delle pubbliche amministrazioni.