“Un anno fa, appena insediato, ho voluto assicurare che si facesse tesoro dell’esperienza di lavoro domiciliare sperimentata nella Pubblica amministrazione durante la pandemia per regolare lo strumento del lavoro agile e per stabilire, finalmente, diritti e doveri dei lavoratori e delle amministrazioni”, ha sottolineato il ministro
Renato Brunetta. “Per questo, il 10 marzo 2021, abbiamo siglato con i sindacati a Palazzo Chigi
il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale: insieme si è concordata la necessità di superare la gestione emergenziale del cosiddetto smart working, attraverso l’introduzione nei contratti collettivi nazionali di lavoro di una disciplina capace di coniugare le esigenze dei lavoratori con quelle della Pa. Da lì è cominciato un percorso condiviso che ci ha portati, prima, a
ripristinare il lavoro in presenza come modalità ordinaria di lavoro pubblico e, poi, a fissare in
apposite linee guida le condizioni per un lavoro agile intelligente e flessibile, ancorato all’accordo individuale, alla sicurezza della piattaforma informatica e alla qualità dei servizi per i cittadini.
Sin dal 15 ottobre scorso, quindi, il lavoro agile nella Pa è stato sganciato dallo stato di emergenza legato al Covid-19. E, con
il nuovo contratto del comparto Funzioni centrali, siglato il 5 gennaio 2022 e apripista per tutti gli altri comparti, per la prima volta questo strumento di organizzazione del lavoro è stato regolato, prevedendo il diritto alla disconnessione, alla formazione specifica, alla protezione dei dati personali, alle relazioni sindacali, al regime dei permessi e delle assenze. Alla luce di tutti i cambiamenti intervenuti, la Commissione, coordinata dal professor
Michele Tiraboschi, che ringrazio, potrà ora monitorare lo stato di attuazione del lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche e formulare proposte concrete per la definizione di indirizzi in materia, anche per alimentare un dibattito pubblico scevro da preclusioni e pregiudizi ideologici. Con l’unico faro della soddisfazione di lavoratori, cittadini, famiglie e imprese”.