Non solo Internet of Things ma anche Blockchain nell’orizzonte delle smart city. Le due tecnologie digitali, soprattutto se combinate, rappresentano oggi i principali fattori propulsivi della trasformazione “intelligente” della dimensione urbana su scala planetaria. In effetti, la pianificazione urbana strategica li sta adottando sempre più. Esemplare il caso di Tokio. Ricordiamo che la Blockchain (catena di blocchi) è un processo in cui un insieme di soggetti condivide risorse informatiche – dati, memoria, Cpu, banda – per rendere disponibile alla comunità di utenti un database virtuale, generalmente di tipo pubblico, ma non mancano esempi d’implementazioni private, e in cui ogni partecipante ha una copia dei dati. Il database condiviso è centralizzato e criptato; così viene garantita la sicurezza e la conservazione delle informazioni in esso contenute. Inoltre, per effettuare delle modifiche è necessario il consenso di tutti e comunque vengono registrate tutte le versioni precedenti. Queste caratteristiche rendono la Blockchain particolarmente preziosa nella fase di progettazione delle smart city, soprattutto se associata all’IoT. La gestione intelligente e interconnessa del flusso del traffico ne è una tipica applicazione. In questo contesto, infatti, la tutela della sicurezza dati è fondamentale. Chiare indicazioni in tal senso vengono dall’esperienza avanzata di Tokio, come dicevamo. Si tratta di un esperimento implementato all’interno del distretto di Daimaruyu che, in un’area di 120 ettari, nel quale il 30% degli edifici appartiene a Mitsubishi, riunisce tre quartieri della capitale nipponica compresi fra la Tokyo Station e il Palazzo imperiale. Diversi stakeholder e aziende hanno preso parte al progetto. Fujitsu ha creato l’infrastruttura tecnologica, ossia quella che consentirà alle aziende di condividere i propri dati senza perderne il controllo. Alla base di tutto c’è sempre la condivisione di dati in modo sicuro e strutturato per creare valore, rispettando sicurezza, privacy e relazioni tra le aziende che vi partecipano. La tecnologia impiegata, di tipo open source, appositamente progettata sotto la Linux Foundation per un utilizzo in contesto aziendale, è una Blockchain Hyperledger Fabric. Indispensabile per gestire una realtà urbana come quella di Daymaruyu ad alta densità economica, dove sono presenti 106 grattacieli – 4.300 uffici – 280mila persone impiegate, 40mila ristoranti, 90mila negozi, 13 stazioni ferroviarie e metro, 28 linee, e hanno la loro sede principale 16 delle più grandi aziende al mondo.
In quest’area, l’infrastruttura tecnologica consente di condividere le informazioni di tipo economico che provengono dalla gestione dei palazzi di proprietà di Mitsubishi, dai sensori IoT raccolti da aziende di trasporti – è presente anche un servizio di bus senza conducente – dai negozi relativamente all’andamento delle vendite e dalla disponibilità dei beni, dal flusso di dati provenienti dagli hotel sulle camere disponibili, oppure sui tavoli liberi all’interno dei ristoranti. Numerosi servizi di qualità scaturiscono da questo intreccio tecnologico sofisticato: la conoscenza in tempo reale dell’andamento dei prezzi degli immobili al metro quadro, oppure il numero di persone presenti all’interno di un locale, nonché il valore e la quantità di ogni transazione commerciale effettuata o in corso.
Insomma, da Daymaruyu all’intera area Asia-Pacifico l’onda lunga delle smart city è in crescita costante. I Paesi che ne fanno parte spenderanno nel 2018 in progetti di città intelligenti 28,3 miliardi di dollari, raggiungendo i 45,3 miliardi nel 2021. In questo processo la Blockchain sta rapidamente assumendo un ruolo chiave guadagnando consensi e può essere, quindi, considerata una parte integrante dell’operazione smart. Uno dei motivi del successo, la capacità di assegnare un’identità digitale verificata a ogni cittadino consentendogli di accedere a un sistema interconnesso e di fruire di un’ampia gamma di servizi governativi, professionali e privati – come la richiesta di prestiti bancari, la gestione della proprietà, il trasporto pubblico, lo shopping online o il pagamento delle tasse. Il tutto con estrema facilità e velocità.