Il concetto di “smartness”, e quindi di intelligenza della città, risulta avere un carattere multidimensionale e contraddistinto da diversi aspetti. EY ha comunicato ieri i risultati del suo Smart City Index 2020, l’analisi annuale con cui la società classifica le città capoluogo italiane in base al loro sviluppo infrastrutturale. Se nelle prime edizioni la parola chiave con cui leggere i vari indicatori era “l’intelligenza” intesa come capacità di innovare, oggi l’indice estende il concetto puntando sulla sostenibilità urbana. In altri termini il rapporto prende in considerazione le infrastrutture cittadine smart nelle diverse componenti del trasporto, dell’energia e dell’ambiente (acqua, verde e rifiuti).
In questo nuovo contesto Trento è la città più sostenibile d’Italia (per trasporti, energia e ambiente), seguita da Torino, Bologna, Mantova e Milano. Questi i dati più rilevanti dello Smart City Index 2020 di Ey, secondo cui le città italiane “sono sempre più sostenibili ma aumenta il divario tra nord e sud”. Le città metropolitane del Nord continuano, dunque, a guidare la classifica e Milano è la prima città italiana per mobilità condivisa, con oltre 3.000 auto in sharing di sei operatori (di cui 3 elettrici), e 4.800 biciclette a fine 2019. A livello nazionale, negli ultimi quattro anni le auto elettriche e ibride sono triplicate (+259% dal 2019).
Nella top 20 ci sono anche 12 città medie, tra cui, Bolzano, Brescia, Bergamo, Pordenone e Ferrara. Firenze è ventesima, mentre, Roma è al 78/mo posto dopo Napoli (62). Chiudono la classifica, L’Aquila (107), Catania (108) e Crotone (109). “Da diversi anni le città nel nostro Paese si stanno evolvendo in maniera sensibile verso la sostenibilità, attivando diverse iniziative per essere a basso impatto ambientale, favorire la mobilità sostenibile e ridurre fenomeni come l’inquinamento atmosferico e il congestionamento del traffico”, commenta Andrea D’Acunto, Mediterranean Government and Public Sector Leader di EY.
“E’ presente tuttavia ancora un grande divario con le città del Sud ad eccezione di Lecce e Bari che si collocano tra le prime 50 nella classifica dedicata al tema della sostenibilità”. Secondo il report, “alcuni indicatori sono cresciuti in maniera esponenziale soprattutto nelle città metropolitane di Milano, Torino, Bologna, o nelle città medie del Nord”. Se osserviamo la mobilità sostenibile (mobilità elettrica, ciclabile e pedonale, e mobilità condivisa), tutti gli indicatori mostrano un costante aumento negli ultimi sei anni con incrementi significativi per la mobilità elettrica. A livello nazionale, le auto elettriche e ibride sono più che triplicate negli ultimi quattro anni (+259% dal 2016) e anche il parco circolante ha registrato una diminuzione di auto importante dal 2002 al 2018. In particolare, Milano ha eliminato oltre 100.000 veicoli mentre in tre città del Sud (Messina, Catania e Reggio Calabria) si è registrato un aumento.