Prima tappa dell’itinerario, la storica “Bottega Brocchi 1815”, grazie ad una convenzione tra Il Comune di Siena e la proprietà del fondo, l’Istituto Interdiocesano per il Sostentamento del Clero della Arcidiocesi di Siena, l’accordo prevede un rimborso spese del Comune nei confronti dell’Istituto e la disponibilità della bottega a ospitare in alcuni giorni e orari, non meno di 20 visite l’anno. La storica bottega Brocchi, aperta nel 1815 in via del Porrione 41/43, nei fondi della Chiesa di San Martino, è un rarissimo esempio in Italia di laboratorio artigianale ottocentesco con un patrimonio di arnesi d’epoca tuttora funzionanti, in cui l’attività dei calderai, ovvero la lavorazione del rame in lastra, è stata affiancata nel Novecento da quella del ferro battuto.Nell’arco di due secoli questa bottega ha prodotto e continua a produrre oggetti di arredamento artistico, armature e armi bianche per il corteo storico del Palio, gli zucchini dei fantini, piatti e lance del Palio stesso.
“Questa ricchezza rischiava di andare perduta, ha sottolineato l’assessore Tirelli, e deve essere tutelata e conservata come qualsiasi patrimonio artistico e culturale, e al tempo stesso raccontata all’esterno per continuare a farla vivere. Un “avere” unico volano di un turismo più attento e consapevole che sceglie di visitare Siena non solo per le sue bellezze architettoniche e artistiche, ma anche per un racconto più completo fatto di consuetudini del vivere cittadino, di arti e saperi che con l’industrializzazione si sono persi. Ed è in quest’ottica che nasce il progetto itinerante con tappe nelle antiche botteghe di Siena che ha come apripista la “Brocchi 1815”, un primo passo per un piano più ampio che coinvolga sempre più soggetti, anche dopo l’aggiornamento della banca dati che abbiamo avviato con un censimento delle attività artigianali e commerciali storiche nel centro cittadino. Ed è volontà dell’Amministrazione comunale studiare qualsiasi strategia capace di non far spegnere le luci e chiudere le porte di queste realtà commerciali, carattere identitario di una città come Siena”.
Fonte: Comune di Siena