«Mi piacerebbe che la Toscana diventasse protagonista a livello nazionale della riflessione e del confronto in atto in questo momento sulla scuola, per trasformare le enunciazioni in azioni e perchè riteniamo che da questa riforma possano nascere i nuovi cittadini e la società di domani. Per questo come Anci vogliamo portare fino in fondo il rapporto nato tra territori e istituzioni scolastiche, un rapporto che qui oggi dimostra la sua forza e la sua condivisione». È quanto ha affermato il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni, che ieri ha aperto i lavori della quinta giornata della rassegna «Dire e Fare» dedicata alla scuola, in un auditorium del Fuligno di Firenze stipato all’inverosimile, con quasi duecento partecipanti tra amministratori, dirigenti scolastici, associazioni e università. «I sindaci sono pronti a fare la loro parte – ha detto ancora Biffoni – consapevoli del fatto che la riforma della scuola messa in campo dal governo intende mettere insieme tutte le forze per far sì che la scuola diventi il mezzo più potente per cambiare le nuove generazioni e creare una società migliore. Perchè qui parliamo non solo di formazione e istruzione, ma di una crescita complessiva e di nuovi bisogni che stanno nelle nostre strade, nelle nostra città». Alla prima fase dei lavori hanno partecipato anche la capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione Rosa de Pasquale, l’assessore regionale Cristina Grieco e la docente dell’Università di Firenze Sara Biagioli. Poi si sono aperti i cinque tavoli tematici, a cui è seguita la seduta plenaria, con le conclusioni affidate alla vicesindaco di Firenze e presidente della commissione Istruzione di Anci nazionale Cristina Giachi, al direttore dell’Ufficio scolastico regionale Domenico Petruzzo e all’assessore Grieco.