Stiamo parlando di una palazzina completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, riscaldata dal calore del sottosuolo e alimentata non solo dai “classici” pannelli fotovoltaici ma anche dall’attività fisica degli occupanti. Finalmente il primo Smart Energy Building italiano è realtà. Si trova al campus universitario di Savona, e l’Università lo ha inaugurato ieri alla presenza del ministro della Difesa, Roberta Pinotti e della presidente di Enel, Patrizia Grieco. Si è svolta qualche giorno fa, alla presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti e della presidente di Enel Patrizia Grieco, l’inaugurazione del primo “Smart Energy Building” italiano non connesso a nessuna rete elettrica pubblica.
Si tratta di un edificio, realizzato all’interno del Campus universitario di Savona, completamente autosufficiente dal punto di vista energetico: il riscaldamento è garantito da una pompa di calore geotermica (8 sonde che scendono a 100 metri di profondità e scambiano calore col terreno), la corrente elettrica da un impianto fotovoltaico e, in caso di emergenza, dalla Smart Grid dell’università (grazie alla quale può essere sempre indipendente dalla rete tradizionale). Anche l’attività fisica degli studenti, in una apposita palestra, contribuisce ad alimentare l’edificio.
“Grazie a questi sistemi – ha spiegato il prorettore del Campus, Federico Delfino – il palazzo non emette CO2 nell’atmosfera”. Un progetto innovativo e replicabile: “Le tecnologie usate per produzione, distribuzione, misura e controllo sono allo stato dell’arte e sul mercato, non sperimentali – ha precisato Delfino – Sperimentiamo questo modello in un contesto universitario per far capire a istituzioni e industriali che queste soluzioni possono essere applicate”. Anche secondo Patrizia Grieco, presidente di Enel, quello realizzato a Savona è “un esempio concreto di quello che potrebbe essere il futuro. Noi stiamo sperimentando tecnologie molto importanti per l’evoluzione che una utility deve affrontare nella transizione energetica: mobilità elettrica, vehicle-to-grid, forme innovative di utilizzo di micro grid e di rinnovabili. Ciò che in realtà servirà per la gestione ottimale di una città. Noi vogliamo essere sostenibili, e investiamo i soldi che servono per sostenere il nostro futuro e delle comunità in cui viviamo”.