Il Vaticano ha presentato il progetto AI-Enhanced Experience che prevede la nascita del gemello digitale della Basilica di San Pietro, un modello 3D per consentire a fedeli, studiosi dell’arte di studiare la Basilica più grande del mondo. L’iniziativa, frutto della collaborazione tra la Fabbrica di San Pietro e Microsoft, è stata resa possibile dall’impiego di droni e dell’intelligenza artificiale, per 3 settimane droni, fotocamere e laser hanno catturato all’interno della Basilica 400mila immagini ad alta risoluzione che sono state utilizzate per creare un modello 3D esatto della chiesa più famosa della cristianità.
L’AI for Good Lab di Microsoft ha perfezionato il gemello digitale con una precisione millimetrica, colmato le lacune, migliorato i dettagli e creato una ricostruzione virtuale senza soluzione di continuità, una copia virtuale della Basilica.
Le immagini generate dall’intelligenza artificiale permetteranno dal 1° dicembre, a chi si collegherà al sito web della Basilica, di visualizzarne sia l’interno che l’esterno, vivendo un’esperienza immersiva attraverso modelli 3D dettagliati e un programma educativo modulato sul modello “Minecraft”; un gemello digitale di ausilio a visitatori e pellegrini, ma che permetterà anche agli studiosi e ai restauratori di esplorare il monumento con una precisione e un dettaglio unici.
“La Basilica di San Pietro: AI-Enhanced Experience”, è il nome del nuovo progetto, inserito nella più ampia “Missione digitale” lanciata dalla Fabbrica di San Pietro, e basato su tecnologie all’avanguardia per consentire ai pellegrini e ai visitatori di ammirare e interagire con la Basilica.
L’intelligenza artificiale ha aiutato a rilevare e mappare le vulnerabilità strutturali della Basilica, come crepe e tessere di mosaico mancanti e permetterà di orientare al meglio i futuri lavori di conservazione.
“Esplorando da vicino il mosaico della cupola, ha raccontato Gambetti, abbiamo addirittura individuato dei nidi di ragno che saranno rimossi”.
2 nuove mostre immersive inaugurate in occasione del Giubileo 2025 all’interno della Basilica, Petros Eni e Petros Eni Octagon, offriranno a pellegrini e visitatori una combinazione di nozioni storiche ed esplorazioni digitali, mostrando aspetti chiave nell’evoluzione della Basilica nei secoli.
“Siamo stati animati da un desiderio che non è semplicemente estetico o legato a un’innovazione tecnologica”, ha spiegato padre Occhetta, molte persone cercano uno spazio sacro in cui potersi ritrovare davanti a Dio e la ricostruzione digitale della Basilica potrà aiutare questo incontro ovunque. Per questo motivo, questa visione in 3D ricollega l’architettura sacra al corpo di San Pietro e ne rappresenta un prolungamento”.
Il cardinale Gambetti ha raccontato in Sala Stampa che il video di presentazione del progetto è stato mostrato a Papa Francesco che ha ribadito che la Basilica è “casa di preghiera per tutti i popoli” che deve accogliere tutti.
Il porporato ha precisato che la creazione della Basilica virtuale rientra in un piano coordinato di servizi e di attività di comunicazione che ha definito per una “Basilica in uscita”, un processo di informatizzazione della gestione documentale, archivistica e delle risorse umane della Fabbrica con piattaforme e app per offrire servizi ai pellegrini e ai visitatori al fine di favorirne l’esperienza in San Pietro.
Fonte: Vatican News