Approvato dalla Giunta capitolina il Regolamento sulle botticelle che ora seguirà l’iter nei Municipi prima dell’approvazione definitiva da parte dell’Assemblea plenaria. Numerose e controverse le novità. Verranno eliminate dalle strade le botticelle trainate da cavalli. L’obiettivo – si spiega in una nota – è tutelare il benessere dei cavalli, garantire la sicurezza del servizio ed evitare problemi alla viabilità della Capitale.
”Si tratta di un traguardo storico per la città di Roma – afferma Virginia Raggi – Dopo decenni di dibattito sul tema questa Amministrazione ha avuto il coraggio di mettere ordine nel servizio con regole e prescrizioni. Come promesso, le botticelle trainate da cavalli non circoleranno più tra le auto, ma saranno spostate con percorsi ad hoc nei parchi e nelle ville della città”.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo portando avanti nel rispetto delle norme vigenti. Con questo regolamento aumentiamo i controlli a tutela del benessere degli animali, prevedendo anche sanzioni più pesanti in caso di trasgressioni. Tra le novità i cavalli dovranno essere solo razze da tiro e non trottatori e saranno previsti orari più restrittivi nel periodo estivo”, commenta Pinuccia Montanari, assessore alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale.
“Abbiamo portato ordine dopo anni di promesse mancate – le fa eco Linda Meleo, assessore alla Città in movimento – programmando e mettendo in campo un quadro certo di regole per disciplinare il servizio. Per i gestori delle botticelle sarà possibile dismettere la propria attività trasformandola gratuitamente in una licenza taxi. Con queste nuove norme gli animali non saranno più costretti a muoversi nel traffico e grazie a questo impianto stabiliamo regole chiare nei rapporti con l’utenza turistica”. Chissà cosa ne penseranno i turisti, affascinati da quelle che un tempo erano le “vacanze romane”, che potevano godersi le bellezze della Città Eterna accarezzati dal ponentino e cullati dal trotto rilassante dei destrieri sfilando lungo via del Corso da piazza Venezia in direzione di piazza del Popolo. E come reagiranno i poveri vetturini (41 con 82 cavalli), privati dei loro percorsi tradizionali – come non ricordare la magistrale interpretazione di Alberto Sordi – e relegati, per non dire “ghettizzati”, nei parchi? Forse, qualcuno potrebbe pensare che, con questo atto, la Giunta capitolina abbia infranto l’incanto della nostalgia di un tempo che fu.