Marianna Madia vuole avviare da subito il confronto con i sindacati sul rinnovo dei contratti statali e l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici: il Ministero della Pubblica Amministrazione, come previsto dall’accordo raggiunto il 30 novembre scorso, vuole consultarsi quanto prima per arrivare così a portare il decreto sul lavoro pubblico entro metà febbraio nel Consiglio dei Ministri.
Il ministero della P.a. vuole dunque imprimere un’accelerazione alla riforma targata Madia. Dopo la sentenza della Consulta che ha colpito tre decreti (‘taglia partecipate’, ‘licenziamenti lampo per furbetti’ e riordino della dirigenza sanitaria) si punta a venire a capo delle correzioni in settimana, mettendo le basi per l’intesa con le Regioni. Ma c’è un altro capitolo ancora più caldo: il nuovo Statuto del lavoro pubblico, che dovrebbe far saltare la gabbia che pone rigidi confini alla contrattazione. Il ministero vuole portare il decreto sul lavoro pubblico entro metà febbraio in Cdm, avviando da subito il confronto con i sindacati, come previsto dall’accordo del 30 novembre. Nei prossimi giorni i contatti si infittiranno per arrivare probabilmente a un incontro che sarà anche l’anticamera per il riavvio della contrattazione. In ballo c’è la revisione dell’attuale Testo Unico, come uscito dalla legge Brunetta. Si mira quindi al cuore di quello che ormai sta per diventare il vecchio Testo Unico.