Si è svolto ieri in videoconferenza, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’incontro con le parti sociali per la presentazione della riforma delle politiche attive del lavoro e del Programma GOL, la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori.
Il ministro Orlando ha ritenuto opportuno aprire il confronto sullo stato sulla riforma e ha posto in rilievo come essa rappresenti un’occasione storica per il rilancio del settore delle politiche attive del lavoro in Italia.
Nel dettaglio, Orlando ha ricordato la decisione dell’esecutivo, nell’ambito del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, di investire in misura notevole sulle politiche attive del lavoro “con 4,4 miliardi di euro nell’ambito della Missione 5 del PNRR, ai quali sono da sommare 500 milioni di euro a valere su REACT-EU. Sempre nella stessa Missione del PNRR vi sono risorse per il Piano di rafforzamento dei Centri per l’impiego che – sommati a quelli stanziati nel Bilancio nazionale – arrivano complessivamente a quasi 1,1 miliardi di euro. Così come molte risorse sono messe stabilmente a disposizione delle Regioni a decorrere dal 2021 per l’assunzione di 11.600 nuovi operatori nei CPI”.
Un importo d’investimenti e un ventaglio d’interventi rilevanti per raggiungere una platea davvero ampia. “Il target è molto ambizioso – ha spiegato Orlando alle parti sociali – 3 milioni di persone da raggiungere con il programma entro il 2025, ad 800 mila delle quali dovrà essere erogata appropriata formazione, per il 40% dei casi con contenuti legati alle competenze digitali”. Il ministro ha pure ricordato che tutto ciò “è un impegno preso con la Commissione europea, un obiettivo al raggiungimento del quale – per le regole di funzionamento del PNRR – è condizionata l’erogazione stessa delle risorse”.