Con la consegna dei primi 5 caschetti del sistema interattivo REC-VISIO 118, inizia nella zona distretto della Valle del Serchio, in Garfagnana e Media Valle, in Toscana, la sperimentazione del sistema di “tele emergenza” nel servizio di emergenza 118 .Un progetto reso possibile grazie a tecnologie che permettono il supporto medico a distanza, perfezionate dal team di ricerca coordinato da Piero Castoldi, docente di Telecomunicazioni e direttore dell’Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nell’ambito della linea “P4 – Tele Emergency” di Proximity Care. Quest’ultimo è il progetto pluriennale realizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con il sostegno finanziario di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il coinvolgimento di Regione Toscana, Asl Toscana Nord Ovest, 23 Comuni delle aree interne della provincia di Lucca e istituzioni del terzo settore
Per 18 mesi le squadre di soccorso della zona distretto della Valle del Serchio, utilizzeranno i caschetti nelle attività ordinarie, in raccordo con gli operatori della Centrale Operativa 118. Volontari e operatori sono stati formati sulle modalità di utilizzo del sistema interattivo REC-VISIO 118, i cui test di funzionamento hanno dato esiti positivi. La sperimentazione sarà monitorata dal team di ricerca del progetto Proximity Care, in modo da valutare i risultati e sviluppare ulteriori funzionalità per rendere il sistema rispondente alle esigenze degli operatori impegnati nel soccorso delle aree interne.
Il sistema interattivo REC-VISIO 118 è composto da un caschetto indossabile dagli operatori (infermieri e volontari) nel luogo dell’intervento, dotato di videocamera che permette di inviare il video che testimonia lo stato del paziente nella Centrale Operativa 118, dove il medico può visualizzarlo grazie ad una applicazione e interagire con il soccorritore attraverso un audio bidirezionale evitando tempi di attesa. In questo modo il medico della Centrale Operativa 118 agisce come se si trovasse sul luogo dell’intervento. Dopo essere stato attivato durante un intervento di primo soccorso, il sistema interattivo REC-VISIO 118 consente l’interazione tra soccorritore e medico di Centrale Operativa 118 , che può anche attivare collegamenti in teleconsulto con altri specialisti, così da fornire assistenza medica remota agli operatori del Servizio di Emergenza Urgenza, impegnati nelle aree della zona distretto della Valle del Serchio. Nell’ambito del progetto Proximity Care, è previsto l’ulteriore sviluppo del sistema, introducendo nuovi sensori per il monitoraggio dei parametri vitali del paziente e tecniche di Intelligenza Artificiale per il supporto alla diagnosi pre-ospedaliera dell’ictus, da validare nel corso della sperimentazione.
La sperimentazione si rivela di particolare importanza per la Garfagnana e la Media Valle, dove la distribuzione della popolazione sul territorio montuoso rende i tempi di percorrenza fra i più lunghi della Toscana, sia per raggiungere i pazienti in emergenza che per trasportarli al centro medico più adeguato.
Il tutoraggio medico remoto, permesso dal sistema interattivo REC-VISIO 118, si rivela fondamentale per le patologie definite “tempo-dipendenti”, per le quali la rapidità della corretta diagnosi e la somministrazione degli adeguati trattamenti è determinante per la sopravvivenza del paziente e per l’efficacia dei trattamenti successivi che riceverà presso l’ospedale di ricovero.
L’esempio lampante è quello dell’ictus spiega Andrea Nicolini, responsabile Area emergenza urgenza 118: “Quando un paziente ha un episodio neurologico acuto, l’utilizzo del caschetto permette di fare subito una diagnosi e inserire il paziente nel giusto percorso diagnostico terapeutico, ovvero far trasportare il paziente nel presidio ospedaliero più adeguato alle necessità di cura, guadagnando tempo: In questi casi, infatti, il tempo è cervello, più tempestivo è l’intervento e maggiore la porzione di cervello recuperata”.
Fonte: Regione Toscana