Il tema della prevenzione e della sicurezza diviene centrale in un Paese come il nostro che ha il 91% dei comuni ad alta vulnerabilità idrogeologica, dove risiedono oltre 3 milioni di nuclei familiari (dati Ispra 2017). Una Penisola geologicamente giovane soggetta a tutti i georischi: sismico, idrogeologico, vulcanico. Parte dunque da questa considerazione l’accordo, che stabilisce come i temi della sicurezza debbano essere inseriti nel percorso formativo degli studenti a partire dalla scuola secondaria di I grado. Il progetto durerà tre anni.
I ragazzi saranno coinvolti in attività didattiche e incontri dedicati alla prevenzione dei rischi attraverso lezioni, gruppi di studio, documenti tecnico-didattici da realizzarsi in collaborazione tra Miur, operatori della Protezione civile e Cni.
“La missione fondamentale della scuola è formare cittadini responsabili – ha detto il titolare dell’Istruzione Marco Bussetti -. E’ necessario che i ragazzi siano educati a corretti stili di vita sotto ogni aspetto. La salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro sono temi determinanti, su cui gli studenti devono maturare una consapevolezza massima, quale che sia il ruolo che andranno a occupare nella società di domani. Il Miur attribuisce un’importanza strategica a questo Accordo. Il contributo del Dipartimento di Protezione civile e del Consiglio nazionale degli ingegneri costituisce un arricchimento importante per l’offerta formativa delle scuole di tutto il territorio nazionale”.
“Il Protocollo di collaborazione firmato oggi con il Miur e con il Consiglio nazionale degli ingegneri – ha sottolineato il capo Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli – riveste un’importanza fondamentale per il rafforzamento delle attività di previsione e prevenzione dei rischi in ambiente scolastico, nonché di educazione in materia di sicurezza. Grazie a questa intesa si rinnova pertanto un’importante sinergia per la realizzazione di iniziative di carattere formativo ed educativo, con particolare riguardo alla necessità di contribuire concretamente alla formazione dei giovani quali cittadini consapevoli. Si parte dalle scuole affinché i ragazzi portino nelle famiglie la cultura della prevenzione”.
“La firma di questo Protocollo d’intesa – ha aggiunto il presidente del Cni Armando Zambrano – è un momento importante che riguarda la funzione determinante degli ingegneri a tutela della collettività. Questo accordo impegna la nostra categoria sia in attività di informazione e di formazione, a livello scolastico, rispetto al delicato tema del rischio, sia con la partecipazione a un comitato scientifico che produrrà documenti a tutti i livelli che favoriranno comportamenti corretti nei casi di emergenza. Nell’occasione abbiamo invitato il Ministro a partecipare alla nuova edizione di ‘Diamoci una scossa’, l’iniziativa per sensibilizzare rispetto al rischio sismico”.