Pubblicato il Rapporto annuale sulle Comunicazioni obbligatorie 2017, che descrive le dinamiche del mercato di lavoro dipendente e parasubordinato riferito al triennio 2014-2016. Le statistiche contenute nel Report, curato dalla Direzione generale dei Sistemi informativi, innovazione tecnologica, monitoraggio dati e comunicazione, dall’Ufficio di statistica e da Anpal servizi, Direzione studi e analisi statistica, riguardano il flusso dei contratti di lavoro dipendente e parasubordinato di tutti i settori economici, compresa la Pubblica amministrazione e comprendono anche i lavoratori stranieri presenti, seppure temporaneamente, nel nostro Paese. Sono invece esclusi i lavoratori autonomi che non rientrano negli obblighi di comunicazione, fatto salvo quanto previsto per il settore dello spettacolo.
Il Rapporto è suddiviso in sette capitoli e due i box tematici che prendono in esame l’andamento del mercato occupazionale, analizzando i dati trimestrali sulle attivazioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro nel triennio 2014-2016; le caratteristiche delle nuove attivazioni dei rapporti di lavoro, con approfondimento sulla dinamica dell’apprendistato; le trasformazioni dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato; i rapporti di lavoro cessati.
Nello studio vi è, altresì, uno spazio rivolto all’analisi regionale che descrive il nostro Paese come una realtà nazionale a doppia velocità, con performance migliori nelle aree del Nord e in Lazio. Il testo sottolinea poi le caratteristiche dei tirocini extracurriculari come esperienza di lavoro, evidenziando in che modo, a fronte di una diminuzione del volume di apprendistati attivati, venga di fatto registrato un incremento della quota di attivazioni di lavoro alla loro conclusione.
Nel Rapporto è affrontato infine il tema del lavoro somministrato, sia in termini d’impiego tra agenzia preposta e lavoratore, sia in quello di missioni che il lavoratore presta presso aziende terze. Nell’ultima parte del Report viene messo in evidenza come la domanda di lavoro abbia risposto alle politiche introdotte, anticipando fenomeni di assunzione nell’ultimo trimestre del 2015 rispetto ai primi tre mesi del 2016. Dai dati si osserva che nel corso di quest’anno è stato ricomposto l’utilizzo delle diverse tipologie contrattuali con una decisa ripresa dell’apprendistato, che si conferma essere una modalità privilegiata a favore dell’ingresso dei giovani nel panorama occupazionale.