Quasi 28 milioni di euro per la ricerca scientifica e tecnologica. A metterli in campo è il Miur attraverso il Fondo integrativo speciale per la ricerca (Fisr) L’Avviso è rivolto ai soggetti pubblici attivi nel settore della ricerca scientifica e tecnologica come le Università, gli Enti pubblici di ricerca, invitandoli a presentare progetti coerenti con le finalità e i contenuti del Programma nazionale della ricerca 2015/2020.
Il bando affida la valutazione delle proposte a uno specifico gruppo di esperti da individuarsi, come previsto per tutti gli strumenti di finanziamento di competenza del Miur, nell’ambito dell’Albo Reprise (Register of expert peer reviewers for italian scientific evaluation). I progetti presentati dovranno avere un costo compreso tra un minimo di 1 e un massimo di 5 milioni di euro. Saranno approvate le proposte che riceveranno una valutazione complessiva pari a 45 punti rispetto al massimo di 60 punti conseguibili. I piani approvati saranno finanziati nella misura dell’80 per cento dei costi progettuali previsti e giudicati congrui in sede di valutazione.
Le proposte potranno essere presentate entro le ore 12.00 del giorno 11 ottobre 2019. Stando al Report del Cnr, il nostro Paese in questi ultimi anni ha speso l’1,3% del Pil in ricerca e sviluppo. Un dato che ci pone al dodicesimo posto tra i 28 Paesi dell’Unione europea, preceduti, ad esempio, da Repubblica Ceca e Slovenia. Il rapporto tra spesa in ricerca e sviluppo e Pil è passato dall’1,0% del 2000 all’1,3% del 2015. La spesa per ricerca e sviluppo finanziata dal governo è rimasta stazionaria, di poco superiore allo 0,5% del Pil, mentre gli stanziamenti del Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca agli enti pubblici di ricerca sono scesi dai 1.857 milioni del 2002 ai 1.483 milioni del 2015. Adesso invece una buona notizia controtendenza rispetto al passato.