“Voi Sindaci siete stati in prima linea sul fronte della pandemia, che ha mietuto sofferenze e aumentato le sacche di povertà. È importante che il Governo arrivi in vostro soccorso anche con strumenti come quello del Contratto Istituzionale di Sviluppo”. Con queste parole il Ministro Mara Carfagna ha presentato agli amministratori presenti e a quelli collegati da remoto il CIS ‘La Grande Salerno’, che – con il pre-tavolo istituzionale – avvia il proprio percorso. “Si tratta di uno strumento molto flessibile – ha illustrato il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale – duttile, rapido, una leva che mettiamo a disposizione dei Sindaci per realizzare interventi che altrimenti non potrebbero realizzare, soprattutto per la mancanza di risorse”. Al CIS si applicano inoltre le semplificazioni previste per gli interventi del PNRR, grazie a un emendamento voluto sempre dalla Carfagna nell’ambito del decreto-legge ‘Governance e Semplificazioni’. A essere coinvolto nell’iniziativa è un territorio di 4.954 chilometri quadrati, popolato da poco più di un milione di abitanti. Si tratta di 158 Comuni, articolati in aree territoriali omogenee: i 14 Comuni della Costa di Amalfi, 19 dell’Agro Nocerino Sarnese e Valle dell’Irno, 11 dell’area Salerno-Picentini, 20 del litorale cilentano, 94 del Cilento interno, del Vallo di Diano e Alburni.
“Come per tutti i CIS che abbiamo finora avviato, per seguire quello che definiamo ‘metodo PNRR’ – ha precisato Carfagna – i tempi che intendiamo proporre a questo tavolo sono molto serrati”. L’invio dei progetti da parte delle amministrazioni territoriali all’Agenzia per la Coesione territoriale dovrà concludersi entro il 20 luglio 2022. La stessa Agenzia condurrà quindi insieme a Invitalia (soggetto attuatore del CIS, secondo quanto previsto dalla legge) il lavoro istruttorio, per giungere – secondo previsione – entro il 10 ottobre alla sottoscrizione della bozza del Contratto, che sarà trasmessa al CIPESS per l’approvazione definitiva e l’assegnazione delle risorse entro il mese di novembre 2022. Il finanziamento complessivo sarà determinato alla luce dei progetti che saranno presentati e ammessi, ma è possibile prevedere un importo che si aggirerà intorno ai 250 milioni di euro. “Perché il CIS sia attivabile – ha ricordato il direttore generale dell’ACT, Paolo Esposito – è necessaria anche la sottoscrizione della Regione Campania”. Una precisazione resa necessaria dall’assenza di rappresentanti istituzionali della Regione alla riunione del pre-tavolo. Gli ambiti di intervento individuati per i progetti che entreranno a far parte del CIS sono tre:
*turismo e mobilità sostenibile, per valorizzare l’offerta turistica, qualificare i servizi e alleggerire gli indici di pressione turistica esistenti;
*cultura e natura, per il rilancio culturale e la valorizzazione ambientale, intesa come volano per la rinascita;
*inclusione e innovazione sociale, per favorire l’accesso ai servizi delle realtà più fragili, l’integrazione, l’innovazione e inclusione sociale, nonché la riduzione dell’ingerenza della criminalità.
A presentare le proposte possono essere i Comuni con una popolazione di almeno 3.000 abitanti, oppure aggregazioni di Comuni più piccoli. Ciascun intervento dovrà avere un valore minimo di un milione di euro. La valutazione dei progetti terrà conto di priorità come la complementarietà e l’integrazione rispetto ad altri interventi, la cantierabilità, la strategicità e la presenza di strumenti di programmazione territoriale già in essere.
Fonte: Ministero per il Sud e la Coesione territoriale