C’è anche Milano fra i tre finalisti del premio europeo per i Piani urbani della mobilità sostenibile (Pums, Sump nell’acronimo inglese), assegnato ogni anno dalla Commissione Ue nel quadro della Settimana europea per la mobilità.
Ma cosa è un Pums? È un piano non obbligatorio per legge per i Comuni sotto i 30mila abitanti ma che numerose giunte ritengono indispensabile, molto più strategicamente utile di un PUT, il Piano Urbano del Traffico.
Si tratta infatti di uno strumento normativo che ha lo scopo di ridisegnare la mobilità cittadina, partendo dal concetto di sostenibilità, non solo ambientale, ma secondo una serie di altri aspetti: il piano, infatti, tiene conto dell’inquinamento, dell’efficienza dei trasporti, di salute e qualità della vita dei cittadini, di sicurezza, riduzione dei costi e di interventi volti a migliorare l’attrattività del territorio, nonché l’adempimento degli obblighi di legge dettati dall’Europa, che stabiliscono l’obbligo dell’efficientamento energetico e della lotta al cambiamento climatico.
Nel caso della città meneghina a convincere la giuria composta da esperti indipendenti è stato il “coinvolgimento delle parti interessante nell’elaborazione del Pums di Milano e il suo lavoro per introdurre una piattaforma di servizi per la mobilità che metta insieme le app dei diversi sistemi di trasporto, in modo da facilitare la mobilità condivisa”.
Manchester (Regno Unito) e Turda (Romania) sono le altre città che si contenderanno la sesta edizione del riconoscimento europeo, che sarà consegnato a Bruxelles il 21 marzo dalla Commissaria Ue responsabile per i trasporti, Violeta Bulc. Lo scorso anno è stata Bruxelles ad aggiudicarsi il primo premio.