L’Inps ha aggiornato le statistiche sul mercato del lavoro rilevate nei primi dieci mesi del 2016.
Dai dati emerge che sono stati stipulati 1.370.320 contratti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni) mentre le cessazioni, sempre di contratti a tempo indeterminato, sono state 1.308.680 con un saldo positivo di 61.640 unità.
Nel settore privato, l’Inps ha censito un saldo di 497mila nuovi contratti di lavoro, meno rispetto al 2015, ma di più rispetto al 2014. “Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a ottobre 2016 risulta positivo e pari a +486.000, compresi i rapporti stagionali. Il risultato positivo è largamente imputabile al trend di crescita netta registrato dai contratti a tempo indeterminato, il cui saldo annualizzato a ottobre 2016 è pari a +406.000. Tale saldo riflette gli effetti di trascinamento dovuti all’intensa dinamica di crescita registrata negli ultimi mesi del 2015”, spiega l’Istituto in una nota.
Rispetto all’anno scorso c’è stato un rallentamento delle assunzioni stabili, dovuto alla riduzione degli incentivi disposti per il 2015 dalla vecchia legge di Stabilità.
Guardando alla tipologia dei licenziamenti relativi ai contratti a tempo indeterminato, sono stati quasi 507mila tra gennaio e ottobre, “in modesto aumento rispetto al 2015 (490.000) e in diminuzione rispetto al 2014 (514.000). Mentre le cessazioni dei contratti stabili per dimissioni sono state pari a 659.000 (-13,6% rispetto al 2015 grazie – secondo l’Inps – alle nuove dimissioni online), mentre quelle per motivi disciplinari sono salite nettamente da 48 a 60mila (+27%).
Nello stesso periodo che va da gennaio a ottobre 2016, si segnala infine un aumento significativo nella vendita dei voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio: 121,5 milioni di voucher, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi dieci mesi del 2015, pari al 32,3%.