“Abbiamo bisogno di continuare ad avere un sostegno forte dello Stato e del ministero dell’Istruzione. E’ necessario il superamento del blocco del turnover, inadeguato e contraddittorio con gli obiettivi che ci poniamo di sviluppo della ricerca e dell’università”: lo ha detto il sindaco di Torino, Piero Fassino, nell’intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Torino.
“Il Politecnico è un punto di eccellenza del sistema universitario di questa città e del Paese. E’ il cuore della strategia che punta a fare di Torino una città universitaria” ha aggiunto il sindaco, che ha ricordato le scelte fatte “per ampliare gli spazi a disposizione del Politecnico e il supporto alla struttura di servizi per gli studenti con l’ampliamento dell’offerta residenziale”.
Il rettore Marco Gilli ha presentato il bilancio di previsione 2016 che prevede investimenti, complessivamente, per 65 milioni di euro, di cui 6 milioni di euro alla didattica, 12 alla ricerca e 36,5 all’edilizia. Un terzo circa di quest’ultimi saranno dedicati al progetto To-Expo, che prevede la riqualificazione di Torino Esposizioni dove sorgerà il Campus della Scuola di Architettura e Design
Anche il ministero dell’Università farà la sua parte nella creazione del Polo di Architettura e Design a Torino Esposizioni. Il ministro Stefania Giannini, che aveva già assicurato il supporto del governo in una visita di alcuni mesi fa, ha confermato l’impegno durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico siglando un protocollo d’intesa con la Città di Torino.
Si stima che l’intervento per il recupero di To Expo costi circa 100 milioni, con l’ateneo di corso Duca degli Abruzzi che ne ha già stanziati 10 per gli interventi di propria competenza. “Noi ci siamo impegnati a cofinanziare i progetti edilizi strategici per l’ateneo, ma non avremo le risorse per portarli a termine senza un adeguato supporto pubblico, perché non possiamo rinunciare agli investimenti prioritari in formazione, ricerca e soprattutto in capitale umano”, ha affermato il rettore. In questa partita, dunque, pure il Miur farà la sua parte, anche se il ministro non ha fornito dettagli sul supporto economico che darà all’operazione.
Lo studio di fattibilità del progetto sarà pronto entro la fine del 2016. Gli accordi prevedono che al Politecnico vengano destinati i padiglioni 5 e 3B: il primo sarà dedicato ad aule, sale studio per i corsi di Architettura, nel secondo nasceranno laboratori, uffici e atelier. L’idea
è di trasferire nel Padiglione Nervi la nuova Biblioteca Civica della città. “E’ un tassello fondamentale per consolidare il profilo strategico di Torino città universitaria”, ha sottolineato il sindaco, che evidenzia pure come in questo modo il Comune confermi “la propria attenzione ai giovani, alla formazione, alla riorganizzazione dello spazio storico urbano secondo le nuove esigenze della città che cambia”.