Adottare politiche di controesodo, favorire l’azione di piccoli comuni smart, semplici ed efficienti, garantire agli amministratori locali una indennità di responsabilità proporzionale ai compiti assegnati ed impegnarsi per il superamento del limite di mandato. Sono questi gli assi portanti del ‘Manifesto di Gornate’ approvato al termine della XIX conferenza nazionale Anci che si è svolta il 5 e luglio a Gornate Olona (VA).
Il documento serve a delineare e a fissare in modo sintetico quelle che tutti gli amministratori locali vivono come le priorità dei piccoli Comuni italiani.
Su questi temi ha avuto modo di intervenire sia all’inizio che a conclusione dei lavori il coordinatore nazionale Anci Massimo Castelli.
Leggi anche il dossier dei piccoli Comuni i cui contenuti sono stati al centro del confronto nel corso della stessa Assemblea di Gornate.
I punti programmatici del Manifesto:
A -Adottare politiche di controesodo
- Diritti costituzionali garantiti per tutti ovunque si viva
- Lavoro: essenziale contro lo spopolamento; primo passo è una fiscalità di vantaggio per le aree marginali
- Terremoto :“non dimentichiamo-ricostruire le comunità”
- Interventi mirati per i comuni non metanizzati
B – Piccoli comuni smart, semplici ed efficenti
- Realizzare una decisa semplificazione: “meno burocrazia più servizi alle comunità”
- Nuove governance: “associazionismo su base volontaria”
- Ripensare la figura del segretario comunale
- Finanziamenti certi e stabilizzazione di un fondo investimenti per i comuni sino a 5000 abitanti
- Trasformare l’estensione territoriale da punto di debolezza a punto di forza per lo sviluppo green del futuro
- Sbloccare la legge piccoli comuni
C -Indennita’ di responsabilita’
D – Superamento limite di mandato