“Questo incontro arriva all’indomani della presentazione delle Country Specific Recommendations della Commissione europea. Per la prima volta dall’inizio del Semestre europeo nel 2011, la riforma della Pubblica amministrazione non viene inclusa, né direttamente né indirettamente, nella parte dispositiva delle Raccomandazioni. Per la prima volta Bruxelles non mette la Pa al centro dei mali del Paese, come aveva fatto negli anni precedenti. È un grande risultato, guadagnato con ore e ore di incontri e spiegazioni agli occhiutissimi analisti europei che, in cambio dei soldi del Pnrr, vogliono sapere dove stiamo andando, cosa stiamo facendo. Questa attenzione ha molto migliorato le nostre performance. Siamo sulla strada giusta”. Lo ha sottolineato Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, intervenendo a Roma al Technology Forum Pa, il primo spin off della InnoTech Community di The European House – Ambrosetti interamente dedicato alla Pubblica amministrazione.
“Il Pnrr – ha continuato il ministro – è un contratto con l’Europa: soldi in cambio di riforme. Non è consentito a nessuno dire ‘non lo sapevo’, ‘non mi piace’, perché lo ha approvato il Governo, la maggioranza, il Parlamento. È tutto scritto: la riforma della giustizia, della Pa, della concorrenza. Non è consentito a nessuno tirarsi fuori”. Dopo aver illustrato la rivoluzione in corso nella Pubblica amministrazione, lungo i tre assi dell’accesso, della buona amministrazione e del capitale umano, il ministro Brunetta ha ricordato il progetto “Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale”, che ha lo scopo di contrastare il digital divide e di facilitare l’accesso ai servizi digitali della Pa, soprattutto per i soggetti più fragili. L’iniziativa prevede la creazione di uno sportello unico di prossimità per la fruizione dei servizi pubblici in modalità digitale, attraverso la piattaforma multicanale di Poste italiane. “La riforma della Pa è centrata sulle persone”, ha affermato Brunetta. “Per questo abbiamo sostenuto il progetto Polis del Mise, insieme a Poste Italiane, che prevede la creazione di 6.900 hub fisici di assistenza dedicati a chi ha meno dimestichezza con le tastiere e il digitale. Si potrà entrare in questi hub – gli ex uffici postali – che saranno ristrutturati, digitalizzati e interconnessi”. Attraverso Polis si potrà dialogare con l’Inps, con l’Inail, con l’anagrafe per farsi rilasciare certificati e avere aggiornamenti sulle proprie pratiche. “Agli sportelli – ha detto Brunetta – ci saranno umani, non bot, che prenderanno per mano chiunque entra”. “Questa è la rivoluzione in corso”, ha concluso il ministro. “Evviva l’Italia, sia quando fa l’Italia del passato sia, soprattutto, quando fa l’Italia del futuro”.
Fonte: Ministro per la Pa