Erogare servizi sempre più semplici, accessibili, equi e inclusivi: è questa la sfida, prevista dal PNRR, che attende la PA nei prossimi mesi. In questo processo importante si rivela il design, la disciplina che si occupa di risolvere problemi complessi, in particolar modo quando elementi e attori coinvolti sono numerosi ed eterogenei, come nella Pubblica Amministrazione.
Il design è ancora poco conosciuto e praticato nel settore pubblico. Per questo motivo, Designers Italia, iniziativa curata dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per l’Italia digitale (AgID), intende sensibilizzare i diversi interlocutori coinvolti sull’importanza dei processi di design nella progettazione di servizi pubblici digitali, aiutandoli a dialogare con una lingua comune, e condividendo le singole esperienze all’interno della community di riferimento.
Designers Italia, a valle di un intenso periodo di analisi e ricerca, ha recentemente rinnovato la sua “cassetta degli attrezzi”: l’insieme delle risorse messe a disposizione di PA e fornitori per progettare servizi digitali e siti web sempre più utili, semplici da usare e vicini ai bisogni dei cittadini. Queste risorse possono infatti essere la chiave per affrontare la complessità, soprattutto se contestualizzate grazie a un approccio chiaro e un solido processo di progettazione. Un processo progettuale chiaro e ben delineato serve come “tracciato da seguire” per orientare correttamente, con la necessaria flessibilità, sia la pianificazione e lo svolgimento delle attività sia l’individuazione di competenze e risorse necessarie. Designers Italia ha quindi messo a punto un processo, consultabile online nella nuova sezione kit, organizzato in cinque macro-fasi:
-organizzare il progetto e la sua gestione, che ospiterà risorse utili alle attività di pianificazione e coordinamento progettuale, compresi gli aspetti relativi alla privacy;
-comprendere il contesto d’uso del servizio pubblico, che offre strumenti dedicati a ricerca e analisi, sia quantitativa sia qualitativa, oltre che documentale e “sul campo”;
-progettare i processi e i touchpoint del servizio, con kit per attività di ideazione e prototipazione, oltre che per la definizione di flussi, funzionalità e contenuti;
-realizzare l’interfaccia utente del servizio, per disegnare e sviluppare l’interfaccia di un touchpoint digitale grazie a librerie, template e modelli;
-validare le soluzioni ottenute, con risorse per verificare il rispetto dei parametri di usabilità e accessibilità, oltre al grado di effettivo utilizzo del prodotto digitale da parte del cittadino, utilizzando ad esempio le metriche di Web Analytics Italia.
L’approccio di design determina le modalità di gestione di un progetto e ne influenza i risultati. È quindi opportuno che sia appropriato al contesto e che si rifletta nei principi che guidano l’intero processo di progettazione. Per approfondire il tema è disponibile l’articolo “Ripartire da approccio e processo: la progettazione di servizi pubblici digitali” pubblicato recentemente dal Team. Il lavoro di revisione, aggiornamento e ampliamento degli strumenti e dei modelli è solo all’inizio: molte attività infatti sono ancora in corso. Per questo Designers Italia, piattaforma di riferimento per l’ideazione e progettazione della Pubblica Amministrazione italiana, è alla ricerca di nuovi talenti desiderosi di dare il proprio contributo al cambiamento in atto nel nostro Paese, in particolare sono aperte le candidature per product owner, esperti di service design, content design e UI/UX design. Tutte le posizioni aperte sono pubblicate sul sito del Dipartimento per la trasformazione digitale nella sezione dedicata.
Fonte: Mitd