Nel 2020, nonostante i numerosi lockdown dovuti alla pandemia, i cambiamenti climatici sono andati avanti in maniera implacabile, causando effetti/impatti devastanti su tutto il globo e condizioni meteo estreme. Lo conferma il nuovo rapporto Onu sullo stato globale del clima messo a punto dall’Organizzazione mondiale della meteorologia, lanciato per il summit Usa del 22 e 23 aprile e per la Giornata mondiale della Terra, che cade proprio il 22 aprile. Allarmanti i dati e le considerazioni contenuti nel documento. Gli impatti peggioreranno ulteriormente se non s’investirà subito sull’adattamento nei prossimi decenni: Covid19 e condizioni meteo estreme si sono combinati in un “doppio colpo” all’ambiente.
Il 2020 è uno dei 3 anni più caldi del secolo. Dal 2015 abbiamo avuto i 6 anni più caldi. La temperatura media globale raggiunge 1,2 C sopra l’era pre-industriale. Fenomeni che riflettono la complessità del sistema climatico globale, analizzata dall’OMM mediante sette indicatori per descriverne i mutamenti, fornendo una visione ampia su scala globale. Sono utilizzati per monitorare la composizione dell’atmosfera, i cambiamenti energetici che derivano dall’accumulo di gas serra e altri fattori, nonché le risposte della Terra, degli oceani e dei ghiacci. Le concentrazioni atmosferiche di gas serra riflettono un equilibrio tra emissioni da attività umane, sorgenti e pozzi. L’aumento dei livelli di gas a effetto serra nell’atmosfera dovuto alle attività umane è uno dei principali motori del cambiamento climatico.
Il rapporto li definisce “The Big 3”, ossia anidride carbonica, metano e protossido di azoto. L’anidride carbonica è il gas serra più comunemente affrontato e la sua concentrazione atmosferica è misurata in parti per milione (ppm). Anche il metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O) sono straordinariamente importanti per il clima globale e sono misurati in parti per miliardo (ppb). Nel 2019 le concentrazioni di gas serra hanno raggiunto nuovi massimi. Anidride carbonica ha raggiunto il 148% dei livelli preindustriali, il metano il 260%, il protossido di azoto il 123%. Nonostante le battute d’arresto del COVID-19, le emissioni globali di gas serra sono complessivamente aumentate nel 2020. E’ l’amara constatazione del Rapporto ONU.
Fonte: ONU