Il progetto promossa dalla società italiana di Pediatria (SIP), dalla Fondazione Insieme contro il cancro, Senior Italia Federazioni e realizzata sotto l’egida del Coni, con la partecipazione del Ministero della Salute fa scendere in campo l’allenatore per aiutare a crescere bene i giovani aiutandoli ad evitare i comportamenti scorretti legati al fumo, all’abuso di alcol, alla cattiva alimentazione e alla sedentarietà. L’iniziativa vede in Massimiliano Allegri un testimonial d’eccezione. “Abbiamo il dovere di coinvolgere tutti gli attori che possono determinare scelte consapevoli dei nostri ragazzi perché possano crescere sani – ha spiegato il ministro Beatrice Lorenzin -. Purtroppo oggi le cifre ci dicono il contrario: il 13% dei teenager fuma regolarmente, più del 10% beve troppi alcolici e il 20% dei quindicenni è in soprappeso, con il 3,7% addirittura obesi. Dobbiamo fare di più. Spero che molti coach seguano l’esempio di Max Allegri”. Evidenze scientifiche dimostrano che la prevenzione deve cominciare nell’età evolutiva, nei primi anni di vita e proseguire durante l’adolescenza. I pediatri sono impegnati su più fronti con l’interazione con le famiglie, la scuola, le istituzioni e può essere utile per i giovanissimi tenere presenti i punti di vista di sportivi e allenatori. A conferma di ciò anche i dati di un sondaggio condotto nei mesi scorsi su un campione di 25.000 under 19 sui siti di Sky Sport e “Il Ritratto della Salute” dove il 36% chiedeva al proprio allenatore consigli su benessere e prevenzione, a seguire i suggerimenti chiesti ai genitori (32%); agli insegnanti (12%); ai parenti più stretti (11%). Le domande più ricorrenti sono state: come smettere di fumare (34%), informazioni sulla dieta (35%), indicazioni generali sul benessere (20%), nonché consigli per smaltire i chili di troppo (12%). “Siamo pronti a fare la nostra parte – ha detto Allegri -. Dobbiamo prendere coscienza del ruolo che ci viene attribuito dai giovani: dobbiamo rispondere a queste nuove esigenze documentandoci su temi quali il benessere e i corretti stili di vita. Non possiamo e non vogliamo assolutamente sostituirci ai medici, ma è nostro dovere come allenatori aiutare i ragazzi anche in queste aree. Sono orgoglioso di essere ambasciatore del ministro della Salute, del Coni e delle società scientifiche in questo progetto”.