Il webinar dedicato al tema “Il lavoro in un’ottica di parità di genere”, ha visto la presentazione del Report predisposto dal gruppo di lavoro dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia. All’evento, moderato dalla professoressa Paola Profeta, coordinatore del gruppo di lavoro, hanno partecipato il capo del Dipartimento per le politiche della famiglia, Ilaria Antonini, e la coordinatrice del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio, Chiara Giaccardi.
Nel corso dei lavori, sono stati presentati interessanti contributi da parte dei rappresentanti del Dipartimento per le pari opportunità, del Ministero dell’Istruzione, della Regione Piemonte, dell’ANCI, della CGIL, della UIL, di Confindustria e del Forum delle associazioni familiari.
Possono partecipare alla consultazione pubblica tutti coloro i quali abbiano proposte o suggerimenti relativamente alle questioni maggiormente significative emerse nel gruppo di lavoro dell’Osservatorio sul tema del lavoro in un’ottica di parità di genere. Al fine di garantire il più ampio processo partecipativo da parte dei diversi stakeholder coinvolti a vario titolo, il Dipartimento per le politiche della famiglia, attraverso questa consultazione pubblica, intende raccogliere contributi sulle 4 aree specifiche che faranno parte del nuovo Piano Nazionale per la Famiglia.
In particolare:
La questione demografica. Tale area tematica affronta il complesso fenomeno dello squilibrio demografico e delle sue implicazioni a livello sistemico, in relazione alla crescita economica, alla sostenibilità fiscale e al welfare, al sistema sanitario, al benessere e alla coesione sociale del Paese. Individua, inoltre, le relative politiche familiari di risposta al fenomeno quali, la previsione di investimenti e servizi a favore delle famiglie e dei giovani, nonché di misure strutturali e azioni per rilanciare l’occupazione femminile, promuovendo le pari opportunità per tutti e facilitando la conciliazione tra vita personale e vita lavorativa
Il rapporto tra generi e generazioni. Tale area tematica analizza le due principali relazioni familiari, quella di coppia e quella tra le generazioni, dal punto di vista delle criticità: da una parte, l’instabilità coniugale, la violenza domestica, la conciliazione tra famiglia e lavoro, che determina una non equa distribuzione dei compiti, dall’altra, i fenomeni che oggi sembrano mettere a rischio la persistente solidarietà intergenerazionale. Ipotizza alcune possibili strategie necessarie a rispondere a tali criticità con una valorizzazione di alcune risorse già presenti, ma con funzioni da ripensare, quali i consultori, i centri per le famiglie, la scuola.
Il tema della disuguaglianza. Tale area tematica richiama il fondamentale principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione ed esplora le politiche familiari finalizzate a contrastare le disuguaglianze, favorendo un sistema di interventi che assicuri la fruizione dei diritti da parte di tutti, nonché a offrire parità di accesso ai servizi educativi formali e informali, ad attivare i processi di coinvolgimento e partecipazione del mondo associativo e delle famiglie nella formazione e attuazione delle politiche, e a promuovere l’equità tra famiglie con figli e famiglie senza figli.
Il tema del lavoro in un’ottica di parità di genere. Tale area tematica analizza le problematiche relative all’occupazione femminile e alla parità di genere nel mercato del lavoro e descrive le politiche necessarie a raggiungere l’obiettivo come la previsione di maggiori investimenti pubblici nelle infrastrutture sociali per l’assistenza all’infanzia e agli altri familiari non autosufficienti, la revisione dei tempi delle città e della scuola in accordo con quelli della famiglia, la condivisione dei carichi di cura all’interno della famiglia, la promozione di strumenti per favorire l’utilizzo di forme di lavoro flessibile e lo sviluppo di un percorso culturale di lotta agli stereotipi di genere.
Su ognuno dei suddetti temi, che saranno affrontati pubblicamente attraverso l’organizzazione di 4 seminari e sui quali sono disponibili dei documenti di sintesi elaborati dall’Osservatorio, tutti coloro che intendono partecipare alla consultazione potranno rispondere pubblicamente con un contributo di massimo 2.000 caratteri (spazi inclusi) rispondendo ai seguenti quesiti guida:
In merito al tema affrontato, quali sono, in base alla propria esperienza, le criticità e le principali problematiche che si sono accentuate durante la pandemia da COVID-19?
Quali pratiche virtuose, risposte originali e forme di resilienza sono state messe in atto dal vostro territorio al fine di superare tali criticità?