I comuni italiani che hanno olivi sul proprio territorio sono circa 3.600; i frantoi sono invece 6.200 e le aziende agricole interessate all’olivicoltura oltre un milione, con una superficie media coltivata intorno all’ettaro di terreno. Attualmente il fatturato dell’olio d’oliva si attesta sui tre miliardi di euro, realizzati per oltre la metà con le esportazioni. E’ questo il quadro d’insieme che emerge da un’indagine della Coldiretti, presentata alla Giornata nazionale dell’olio extravergine italiano.
“L’aumento costante del consumo dell’olio d’oliva, che nel mondo ha fatto un balzo del 50% negli ultimi 20 anni, apre grandi opportunità che il made in Italy deve cogliere – ha detto il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo . Però per farlo deve puntare sull’identità, sulla legalità e sulla trasparenza per recuperare credibilità anche all’estero”.
Ed è recente l’accordo di filiera che ha coinvolto le organizzazioni dei produttori olivicoli, l’industria olearia, il commercio all’ingrosso e quella del confezionamento dell’olio d’oliva, nonché le organizzazioni rappresentative dei frantoi. Un’intesa che ha validità triennale a partire dalla campagna di commercializzazione 2015-2016 e sancisce l’impegno dei produttori a garantire specifiche qualità organolettiche del prodotto, tracciato in linea con i parametri comunitari certificati da laboratori accreditati. Parte quindi un percorso per valorizzare l’olio italiano verso i principali mercati di destinazione europei ed extraeuropei, facendo leva sul piano olivicolo nazionale che destina risorse significative al settore, per incrementare la produzione nazionale, sostenere attività di ricerca, stimolare il recupero delle tante varianti peculiari territoriali. Una necessità, ricorda in una nota Coldiretti dopo che l’attività di controllo da parte delle forze dell’ordine ha portato lo scorso anno a sequestri per 10 milioni di euro a seguito di oltre 6 mila controlli sul comparto. L’accordo prevede l’impegno ai controlli anche da parte di marker chimici, il blind test, nonché l’esame di identità genetica.