Dopo la sessione di apertura l’evento Missione Italia 2024 entra nel vivo con il primo intervento del panel “Il PNRR dei Comuni e delle Città: a che punto siamo” del Segretario Generale ANCI Veronica Nicotra : “ Ringrazio, innanzitutto i presenti per questo terzo incontro di Missione Italia, credo sia necessario, infatti, prevedere un momento per fare il punto sul Pnrr. Anche perchè ogni fase ha una serie di caratteristiche che possono essere affrontate soltanto facendo gioco di squadra. E Anci l’ha fatto con tutti i governi che si sono succeduti. Idea di collaborare e stare insieme è quindi la modalità principale per gestire il Pnrr, nonché il modello più adatto per fare investimenti nel nostro Paese. Questo è l’impegno istituzionale dell’Associazione anche per il futuro. Tale flusso di investimenti è essenziale per il paese e non si può pensare di tornare al passato.
Per quanto riguarda le criticità, è di fondamentale importanza ricordare ai comuni di caricare la documentazione sul sistema Regis che, in ogni caso, va migliorato.
Riguardo all’art 2, la preoccupazione è che siamo in una fase in cui si deve spingere, perché il Pnrr è un processo di corresponsabilità e sono fiduciosa che ci sarà una verifica seria. I dati sono positivi, 6 miliardi sono stati messi a pagamento e ci auguriamo di superare i 16 miliardi. Per quanto riguarda i pagamenti, infine, troppi comuni lamentano un ritardo nei pagamenti e invito i misteri di prestare particolare attenzione a questo aspetto”.
Biagio Mazzotta, Ragioniere Generale dello Stato, nel suo intervento, si è concentrato sui dati del PnRR, facendo il punto sugli investimenti e sulle prospettive future. La dinamica degli investimenti – ha sottolineato Mazzotta -è cambiata notevolmente passando dal vecchio patto di stabilità alla nuova modalità di investimento legata al PNRR, con una forte ascesa netta dopo il 2018 è un forte incremento, perché dopo gli investimenti condizionati dal tetto agli equilibri di bilancio e dall’avanzo degli enti locali, sono state snellite le procedure e una serie di effetti: nel periodo 2027-2037 per i soli comuni….il bilancio dello Stato ha risorse stanziate a legislazione vigente per 17 miliardi. A cui vanno aggiunte risorse a «regime» per piccole opere comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti. L’Incremento ha impattato sul tutto il territorio nazionale, nel sud la spesa è quasi raddoppiata e le performance migliori sono quelle dei comuni medio piccoli. Per il periodo 2027/37 sono stati stanziati 17 mld ma non a cascata bensì selezionati per medie opere , asili nido e rigenerazione urbana. E la selettività sarà il criterio per gli investimenti del futuro.
Antonio Palmisano, Direttore Generale della Struttura di Missione PNRR della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha messo in rilievo che Anci è la principale stazione appaltante per gli investimenti, èed è importante, per questo, avere un confronto quotidiano con l’Associazione. Il Pnrr – ad avviso di Palmisano – ha un tema di dinamicità. L’art 2, in particolare, non è un adempimento da parte del comune ma è funzionale a un sistema di monitoraggio che ultimamente, infatti, ha raggiunto una mole di aggiornamento molto migliore. In questo senso, solo con l’attestazione da parte delle unità di missione si possano raggiungere i target.
È necessario quindi cogliere le opportunità dell’art 2: avere oggi una base informativa rappresenta un punto di forza. Se emergeranno punti di criticità consentirà di trovare le soluzioni più idonee a raggiungere l’obiettivo. Il piano ha un effetto sull’immediato ma ance sul futuro e in questo senso i comuni devono lavorare sugli investimenti ma anche sulle riforme.
Fonte: Anci