In questa fase di transizione e di inesorabile trasformazione che stiamo vivendo, la tecnologia e la digitalizzazione impongono cambiamenti importanti e veloci alla vita di lavoratori e cittadini. Il processo di trasformazione digitale che le imprese e le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad affrontare per essere competitive e protagoniste sui mercati e nell’offerta di servizi non è solo una questione tecnologica, ma è una questione di competenze. Gli effetti della quarta rivoluzione industriale sono dirompenti per le aziende e per la società anche sul mercato del lavoro. Il legame tra innovazione e occupazione è infatti molto stretto.
In questa nuova realtà i lavori 4.0 rappresentano, nel milanese, circa 18 mila nuove posizioni lavorative al mese, pari al 44% delle entrate complessive previste sul territorio, e si concentrano in primis a Milano e poi in Brianza. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi sulle previsioni di maggio. “In una economia sempre più smart, sulla base delle professioni collegate al trattamento e all’analisi delle informazioni, ai nuovi media e ai big data, alla produzione, all’automazione e alla logistica, le richieste di nuovi lavoratori sono in prevalenza concentrate a Milano”, spiega lo studio.
Si tratta di 15 mila posti di lavoro su 34.500 previsti dalle imprese nel mese di maggio (43,7% del totale), mentre, a Monza Brianza sono oltre 2 mila su 5 mila (il 43,2%), e a Lodi 540 su 1.210 (44,6%). I profili più richiesti lo scorso maggio sono stati i tecnici delle vendite e del marketing e gli informatici, ma questi ultimi sono quelli più difficili da reperire. Considerando tutta la regione, nel 2018 in Lombardia hanno trovato lavoro più di 30 mila professionisti dell’informatica e dell’elettronica, pari a più di un quarto del totale italiano (109.760 ingressi).