“L’intervento di Draghi a Parma è stato tutt’altro che formale, è stato molto pieno di sostanza, un’apertura vera ai Sindaci che a questo punto mi auguro si concretizzi in norme che il Governo deve assolutamente portare in fondo da qui ai prossimi mesi, altrimenti sarà davvero difficile realizzare e rendicontare le opere legate al Pnrr entro il 2026”. È quanto ha dichiarato il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, a Omnibus su La7 . Al presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenuto la scorsa settimana all’assemblea nazionale dell’Anci a Parma, Nardella chiede risposte soprattutto su due dossier: personale e semplificazione normativa, nonché riforma del sistema dei concorsi per le assunzioni nella Pa. “Per poter scaricare a terra 220 miliardi di investimenti- avverte- occorre che la macchina sia più forte che mai, quindi le risorse umane sono fondamentali. Nei Comuni mancano soprattutto persone con competenze tecniche, perché si tratta di progettare e appaltare queste opere prima del 2023, quindi abbiamo 25 mesi. Per convincere i professionisti a lavorare per i Comuni – sostiene il Sindaco di Firenze – bisogna mettere in campo delle proposte più convincenti sul livello salariale e anche l’assunzione a tempo indeterminato”. Sul tema delle semplificazioni, invece, Nardella lamenta un regime vigente di autorizzazioni ancora “troppo pesante”. La soluzione, sostiene, “è applicare le direttive comunitarie sul codice degli appalti” ricorrendo, invece, alle leggi nazionali “solo quando strettamente necessario. Più le regole sono semplici e lineari- evidenzia Nardella- meno c’è il rischio del caos normativo e della corruzione. La corruzione non si combatte col codice degli appalti”.