Semplificare e snellire si può veramente. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili accelera l’adozione dei decreti attuativi. Nei primi otto mesi del Governo Draghi, ne ha adottati 62 per un valore di 10,3 miliardi di euro, riducendo drasticamente il numero di atti pendenti derivanti anche da norme approvate negli anni scorsi. Una delle quattro linee di azione prioritarie perseguite dal Ministero in questi otto mesi ha riguardato l’accelerazione della predisposizione dei “decreti attuativi”, cioè degli atti previsti dalla normativa primaria e delegati a uno o più ministeri in ragione, tra l’altro, della complessità di natura tecnica e della definizione dei criteri di assegnazione dei fondi. Per velocizzare l’iter, a partire dal mese di febbraio 2021 è stato creato un nuovo assetto organizzativo e un sistema di monitoraggio interno dedicato, basato su una rete di esperti degli uffici di gabinetto e di referenti delle direzioni generali, coordinati dall’ufficio legislativo.
Questo approccio innovativo ha prodotto significativi risultati: dall’insediamento del Governo hanno concluso l’iter e sono stati adottati 62 decreti attuativi e 20 sono stati predisposti dal Ministero e sono in attesa del concerto di altri dicasteri, della registrazione da parte della Corte dei Conti o della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. In particolare, dei 34 provvedimenti oggetto di monitoraggio della Presidenza del Consiglio dei ministri 6 si riferiscono ad atti normativi approvati durante il governo Conte I o precedenti governi, 22 ad atti normativi approvati durante il governo Conte II, 6 a norme primarie adottate durante il governo Draghi. Inoltre, sono stati emanati 28 decreti legati all’attività ordinaria del Ministero, non inseriti nel sistema di monitoraggio della Presidenza del Consiglio sulla cui base vengono pubblicati i periodici report sull’attività dei singoli ministeri in materia di decreti attuativi. In termini economici, i 62 decreti attuativi emanati dal Ministero hanno mobilitato un ammontare di risorse pari a 10,4 miliardi di euro. Particolare attenzione è stata posta agli atti relativi a norme che prevedono, in risposta alla crisi causata dall’emergenza sanitaria da Covid-19, l’erogazione di ristori e sostegni a favore degli operatori economici, degli individui e delle pubbliche amministrazioni: sono stati approvati decreti per un valore di 6,2 miliardi di euro, di cui 559 milioni di euro per i “ristori” e 5,7 miliardi per i “sostegni”.
Fonte: Mims